7 modi per rendere un sito mobile-friendly e scalare le classifiche di Google

Con più utenti che utilizzano piattaforme mobile per svolgere le loro attività quotidiane accedendo a Internet, i website designer sono ora obbligati a rendere le loro pagine web mobile friendly.

Tutto questo non è stato mai così necessario come lo è ora, dal momento che Google ha annunciato che cambierà l’algoritmo di ricerca per i dispositivi mobili e che proprio questo classificherà in modo migliore i siti mobile friendly.

Le pagine web desktop-friendly sono solitamente designate per schermi più ampi con un click del mouse più preciso, mentre le pagine web per i dispositivi mobili hanno la necessità di essere ridotti per schermi più piccoli e tocchi di dita più indefiniti.

Ecco 7 modi per rendere il proprio sito mobile friendly:

mobile friendly

  1. Controllare quanto un sito è “mobile-friendly”. Google offre due strumenti semplici da utilizzare che facilitano il test per la compatibilità mobile di un sito: uno è Mobile Usability Report, che può essere inserito nel proprio Google Webmaster Tools; l’altro è Mobile-Friendly Test che funziona sull’URL di una pagina specifica.

Questi due strumenti aiutano a capire quanto è già mobile-friendly un sito e dove servono modifiche.

  1. Ottimizzare il sito per tutti utenti dei dispositivi mobili. La maggior parte dei tablet misurano 25 cm in diagonale, mentre gli smartphone circa 10. Un semplice zoom-out rende unicamente il testo illeggibile il finger-tapping
  2. L’intero layout della pagina potrebbe dover cambiare, rimuovendo alcune sidebar e immagini non necessarie, sostituendole con immagini di dimensione ridotta, aumentando la dimensione del font e inserendo contenuto in widget espandibili.
  3. Tracciare e fare rapporto dei trend delle parole chiave e delle classifiche attraverso diversi dispositivi quali desktop, tablet, smartphone, in termini di risultati globali e locali.
  4. Analizzare dove si è posizionati in termini di classifiche rispetto a siti concorrenti, e applicare le proprie tecniche di personalizzazione per incrementare la propria posizione.
  5. In caso di ottimizzazione mobile, assicurarsi che si faccia uso di abbastanza spazio con cura e cautela. Inoltre, assicurarsi di trarre vantaggio dai font standard e fare uso di due set di linee guida di CSS per il proprio font personalizzato.
  6. Inoltre, si può provare a impostare la dimensione delle immagini al 100%, in modo che vengano immediatamente ridimensionate in caso che appaiano troppo grandi per uno smartphone.

Semplicemente bisogna creare un sito per gli utenti che utilizzano i dispositivi mobili, seguendo le regole pratiche di Google nell’uso delle parole chiave e utilizzare un layout per le pagine web semplice e diretto.
È importante tenere a mente che un sito mobile ben pensato può rendere molto più semplice, per gli utenti, cercare ciò di cui hanno bisogno, incrementando ovviamente il traffico per la propria pagina.

Il marketing personalizzato e la sua tecnologia: 4 modi per adattarlo a un business

Dove vanno a finire la maggior parte delle pubblicità mandate via mail? Si, nel cestino. La ragione principale di tutto ciò è che molta pubblicità non attecchisce con le persone. Spesso, le pubblicità non riguardano prodotti che interessano direttamente i clienti iscritti alla newsletter: sarebbe più utile, invece, inviare coupon e volantini per ciò che veramente utilizzano.

Il marketing tradizionale produce pubblicità e la invia a ogni singolo cliente sulla lista di marketing, indipendentemente dalla storia precedente di ciò che si ha comprato. Tutti ricevono le stesse cose, riguardo il prodotto, soltanto con piccole variazioni.

Oggigiorno le compagnie esplorano il marketing personalizzato, considerandolo come un modo per incrementare le vendite e le entrate.

Il marketing personalizzato consiste nel recapitare della pubblicità al cliente che ha contenuto specificamente basato su ciò a cui lo stesso è interessato.

Questa forma di marketing si è dimostrato molto efficiente negli stadi preliminari. “I numeri mostrano che le aziende che introducono le tecniche di personalizzazione vedono una crescita delle vendite di almeno il 19%”, stando a Tractus.com.

Questo tipo di marketing funziona per molte ragioni. Innanzitutto, si pubblicizza qualcosa che già si sa i clienti potrebbero volere o di cui potrebbero aver bisogno. Non può essere più semplice di così. Secondo: i propri consumatori preferirebbero spendere tempo vedendo materiale rilevante per le loro vite. Ha senso mandare, ad esempio, a persone giovani della pubblicità per dei sostegni per le docce? Ovviamente no, ed è questo il punto. Stando a Kissmetrics.com, “le persone vorrebbero aver dati che possano essere rilevanti alle loro vite”.

seo-pianificazione

Ecco alcuni consigli su come trarre vantaggio dal marketing personalizzato:

  1. Permettere la personalizzazione dei prodotti che si vendono

Ci sono centinaia di compagnie di scarpe, ma di queste centinaia, quante permettono al cliente di personalizzare il proprio paio di scarpe? La compagnia che dà la libertà ai suoi clienti e che costruirà fedeltà di marchio.

Citando Bain&Company: “il nostro sondaggio ha mostrato che quei clienti che hanno personalizzato un prodotto online, ha più relazione con il brand. Visitano il loro sito più frequentemente, stanno sulle pagine molto più a lungo e sono più fedeli al marchio. La personalizzazione aiuta le compagnie a differenziare il proprio prodotto da quello dei concorrenti.

  1. Sito web a misura di cliente

Un’ottima idea sarebbe anche personalizzare le landing page dei siti web in cui “atterrano” i consumatori, creando uno stile più a misura di cliente.
L’interazione di un consumatore con un sito web può essere completamente modificata mostrando i prodotti e i servizi in cui essi sono interessati. La nuova tecnologia permette ai web developer l’abilità di tracciare la storia dei prodotti e dei servizi di un cliente. Si potrebbe far tesoro di queste informazioni adattando il proprio sito web all’introduzione di un cliente, mostrandogli articoli simili a quelli che già hanno acquistato.

  1. Usare le proprie informazioni per creare contenuto

Se si usa un programma, un’app, o un sondaggio per tracciare le informazioni, eventualmente si potrebbe aver bisogno di usare gli stessi dati per creare contenuto personalizzato per i propri clienti. Secondo cosa si separano questi dati? Età, sesso, professione? Cosa si venderà? Cosa rende un cliente differente e come riescono le loro differenze a portare alla fedeltà di un brand?

  1. Personalizzare social media, e-mail e abbonamenti

È fondamentale rispondere ad ogni messaggio che i clienti inviano tramite Instragram o Facebook: l’ideale sarebbe assumere dipendenti che si occupano di scrivere risposte personalizzate a questi futuri clienti e anche a quelli di lunga data, per coinvolgerli nella conversazione.
Ad esempio, è importante scrivere il loro nome all’inizio delle lettere e delle risposte o delle e-mail, umanizzando la propria compagnia. Essere un’istituzione senza volto non giova né all’azienda, né ai clienti: la chiave è cercare di essere una persona che cerca di rendere le vite dei clienti migliori con i propri prodotti.

Se si mettono insieme tutti questi punti si trarranno i vantaggi che questi possono portare, incrementando le vendite e attirando sempre più clienti e traffico sui siti web. La personalizzazione potrebbe essere la chiave per guadagnarsi la fedeltà del brand, se usata propriamente.

Perché investire nel Content Marketing

Il content marketing è la chiave per creare contenuto di alta qualità, così da attrarre, mettere al corrente e coinvolgere un pubblico promuovendo, nel frattempo, lo stesso brand.

Nel passato, le aziende online erano focalizzate solamente sulle parole chiave e come potessero far ottenere classificazioni migliori nei risultati di ricerca, tramite le directory, i forum e altre tattiche di link building. Dopo l’algoritmo di Panda, i commercianti hanno imparato che devono essere più selettivi e che il loro contenuto deve essere pertinente al fine di coinvolgere il proprio pubblico. Certamente, oggi i motori di ricerca hanno bisogno di contenuto ben strutturato e di alta qualità, per fornire un business di migliore classificazione, soprattutto perché il content marketing è ampiamente considerato il trend più importante nel mondo digitale per il 2015-2016.

Stando ad una recente ricerca di Hubspot, ecco alcuni dati che evidenziano l’importanza del content marketing oggigiorno:

  • 71% delle imprese stanno creando più contenuto, rispetto al 2014
  • Le aziende credono fortemente nel potere del content marketing – solo il 3% dei partecipanti al sondaggi non vede alcuna opportunità, in esso
  • Più di un quarto delle compagnie assumono personale per il content marketing.

Come il Content Marketing può avviare le classificazioni dei motori di ricerca

La chiave per sbaragliare la scena online oggigiorno, è generare contenuto rilevante, unico e convincente. Ecco alcune tattiche di marketing che le imprese possono seguire per coinvolgere il pubblico con il proprio brand, mentre si incrementano le condivisioni e il linking nel web.

 

  1. Blog

blog

Creare un blog per la propria impresa o collaborare con qualche blogger influente, o con qualche pubblicatore che intervenga di tanto in tanto scrivendo post dai temi accattivanti, è un ottimo metodo per rendere unica la propria azienda. Se si sta al passo con i tempi con una base solida e includendo i bottoni per la condivisione social, si incrementerà la visibilità del proprio sito in maniera esponenziale e si creerà un collegamento vitale alla propria azienda. Per non dire che la creazione di contenuto che si condivide in un blog, dà senso di comunità.

 Consiglio: Inserire il tutto contenuto nello stesso dominio come subdirectory, vale a dire usare “website.com/blog” e non “blog.website.com”. In questo modo si otterrà tutto il valore SEO del proprio dominio principale.

 

  1. Social Media

social

I social media e le recensioni dei siti stabiliscono la reputazione di un sito, migliorano il rapporto con il cliente e aumentano la visibilità online. Più di tutto, queste piattaforme permettono alla propria impresa di creare un target per i propri post o di formulare le inserzioni pubblicitarie basate sull’interesse del pubblico o di un luogo geografico, così da aumentare il proprio ritorno sugli investimenti.

 Consiglio: È importante avere un calendario dei contenuti. Tralasciando i post standard, un calendario può aiutare a includere qualche data o evento importante nella propria azienda, per cui si potrebbe creare contenuto.

 

  1. Campagne E-mail

Se la propria azienda ha una lista di sottoscrizioni e-mail, evidentemente si ha identificato un pubblico che ha interesse in ciò che la propria impresa offre, quindi si possono creare campagne con contenuto pertinente e avviare le proprie vendite. Si possono anche includere link ai post del blog o mandare offerte personalizzate ai propri clienti.

Consiglio: Includere le icone per le condivisioni nei social alla fine della propria newsletter al fine di incoraggiare ulteriore promozione del proprio servizio/prodotto.

  1. Immagini e video

Il content marketing è raccontare. L’uso di immagini e video con titoli descrittivi e testo ‘alt’, migliorerà l’esperienza dell’utente e muoverà in cima alle classifiche il proprio sito web, in quanto il contenuto visivo sembra avere la priorità nella SERP, rispetto alle pagine con solo contenuto di testo.
La SEO basata sui contenuti visivi è una realtà esistente, in quanto il marketing di video su Youtube, ad esempio, ne è a capo.

Consiglio: Youtube è il secondo motore di ricerca più popolare del mondo, quindi caricare contenuto su Youtube con parole chiavi pertinenti nel titolo, nella descrizione e nei tag, può generare traffico enorme di link e di condivisioni sui social.

Consigli speciali per unire tutti i pezzi del puzzle

L’obiettivo è quello di fornire gli utenti di contenuto che sarà ottimizzato per la ricerca e che promuova il coinvolgimento e il passaparola. Ecco alcuni consigli per realizzare questo obiettivo:

  1. Ricerca delle parole chiave

È importante identificare la propria parola chiave più importante ed altre parole chiave affiliate per il proprio contenuto. Successivamente, vanno utilizzante nel proprio contenuto, nei titoli e nel contenuto delle pagine. È possibile utilizzare strumenti gratuiti come Google Adwords Keyword Planner o Google Trend’s Hot Searches così da creare contenuto dagli argomenti altamente ricercati.

 

  1. Strategia

È essenziale non dimenticarsi di costruire la propria strategia. Fondamentale è definire gli obiettivi, il proprio pubblico esistente e quello potenziale e analizzare tutti i dati possibili. Una volta che si è fatto tutto questo, si sarà in grado di mettere insieme testo e contenuti visivi e creare un contenuto di alta qualità così da ottenere migliori risultati sulle classifiche dei risultati di ricerca.

 

  1. Tracciare i risultati

Si possono misurare tutti i componenti del content marketing con Google Analytics. Anche i canali dei social media e Mailchimp danno l’opportunità di tracciare la propria campagna e le azioni di content marketing; il modo migliore per capire cosa sta funzionando con le proprie azioni è di tracciare e analizzare gli indicatori chiave.

 Per riassumere:

Stando a un recente articolo di AdWeek, il contenuto per essere efficace deve incontrare le tre condizioni seguenti:

  1. Deve contenere una narrazione coinvolgente e convincente
  2. Deve essere collegato al pubblico
  3. Deve scatenare reazioni/risposte

Creando una sinergia tra content marketing e SEO, si avvieranno le condivisioni e altri segnali che aumenteranno, nei risultati di ricerca, la propria classificazione. E per non dimenticare..
“Rendetelo semplice. Rendetelo memorabile. Rendetelo invitante. Fate in modo che sia divertente da leggere.” – Leo Burnett.

Il tuo sito è penalizzato da Google?

Google cambia I suoi algoritmi piuttosto spesso, così che si assicuri di migliori risultati. Se si ha una minima conoscenza della SEO, si potrà aver sentito qualcosa a proposito dei famosi aggiornamenti di Penguin e Panda. Se si controllano gli ultimi aggiornamenti, si realizza che Penguin supporta contenuto di alta qualità, mentre Panda affonda contenuto di bassa qualità. Questi aggiornamenti attivano diversi cambiamenti, che a volte non sono nemmeno notati mentre a volte possono completamente distruggere la SEO di un sito.
Per questa ragione, è essenziale essere informati sugli aggiornamenti più importanti degli algoritmi, poiché alcune tecniche che si usano potrebbero diventare molto rischiose ed eventualmente potrebbero danneggiare i siti web.

penalty

Come si capisce se un sito web è stato penalizzato?

Se un sito web smette improvvisamente di apparire nei risultati di ricerca in una pagina per le parole chiave scelte, o improvvisamente ha perso traffico senza un’apparente ragione e non dà segni di ripresa, allora è possibile che sia stato penalizzato da Google. A volte è semplice riprendersi da una penalizzazione di Google, mentre altre volte può essere piuttosto difficile o addirittura impossibile, e di conseguenza potrebbe dover significare ‘chiusura’ del sito.

In questo caso c’è una lista che gli esperti della SEO devono seguire, affinché si possa identificare la ragione per cui il sito è stato penalizzato,  che contengono anche un numero di consigli su come procedere in ogni situazione.

Contenuto duplicato

È indispensabile controllare tutto ciò che può essere duplicato (meta tags, link anchors, etc.).  Sebbene aver duplicato un contenuto potrebbe non essere penalizzato immediatamente, non risolvere il problema potrebbe portare a una penalità. La soluzione potrebbe essere riscrivere tutti gli elementi necessari dall’inizio o far uso di un rel tag canonico.

Testo nascosto

Un altro passo importante è controllare ogni testo nascosto sul sito web in questione; per esempio, rendere il colore del font invisibile ai visitatori o altre tecniche simili.
I visitatori potrebbero non farci caso, ma i sistemi di ricerca potrebbero invece notarlo.

Riempimento delle parole chiave

È importante non aver usato le stesse parole chiave più e più volte, quindi controllare la densità delle parole chiave. Le stesse che compaiono nell’URL o nello stesso paragrafo di una pagina attireranno l’attenzione di Google, che potrebbe finire per indebolire il sito. Quindi, cercare di mantenere il contenuto a scopo informativo, naturale, originale, è un’ottima idea.

Uso eccessivo dei H1 Tags

I H1 tags sono, per Google, un chiaro indicatore su quello che si trova su una pagina. Un uso eccessivo dei H1 tags in una pagina specifica possono essere viste come un tentare di imbrogliare il listato di Google con le parole chiave.

Affiliazione e pubblicità

È innegabile che il marketing affiliato e la pubblicità siano una risorsa importante di entrate, ma l’abuso potrebbe voler significare perderne molte di più. A Google non piacciono i siti web con molti annunci pubblicitari dal momento che sono gestiti da qualcuno a cui interessano solo i soldi, e non della vera esperienza dell’utente.

Contenuto hackerato

Se un sito è stato hackerato, Google lo rimuoverà immediatamente dai SERP. Bisogna quindi agire velocemente per proteggere il sito dai tentativi di hackeraggio, e tenere sempre pronto un backup per i casi peggiori.

Collegamenti ipertestuali che portano a spam e struttura dei link

Prima di tutto: mai acquistare o vendere collegamenti ipertestuali, poiché gli ultimi algoritmi di Google hanno innescato molte penalizzazioni per tanti siti, perché usano link pagati.

In più, bisogna essere molto attenti da non aggiungere un numero troppo elevato di collegamenti entranti in un periodo breve di tempo, perché Google pensa che si stiano usando programmi per realizzarli.

Inoltre, se si ottengono link da siti penalizzati, si potrebbe finire nella stessa situazione.
Ed infine, è necessario assicurarsi che i collegamenti ipertestuali siano tutti rilevanti al contenuto di nicchia.

Cosa fare se un sito viene penalizzato?

Prima di tutto, niente panico.
La soluzione migliore è correggere tutti i possibili problemi che abbiano potuto causare la penalizzazione. Se si realizza che essa deriva da qualche link molesto, l’ideale è chiedere a Google di non prenderli in considerazione  usando il Disavow Tool.
Dopo aver provveduto alla sistemazione del sito, è necessario assicurarsi di inserire una nuova mappa del sito così da dare a Google l’impressione di un contenuto nuovo e fresco. Successivamente, bisognerà attendere finché i motori di ricerca riprendano in considerazione il sito.

Se comunque Google decide di non rimuovere la penalizzazione dal sito, purtroppo bisognerà acquistare un nuovo dominio e trasferire tutto, iniziando a promuoverlo daccapo.

6 Trend del web marketing che cambieranno il marketing inbound

Internet ha drasticamente alterato il modo in cui le informazioni sono condivise, avendo avuto un impatto sostanziale sul marketing online. Negli ultimi anni c’è stato un grande movimento verso il marketing inbound, che ha inevitabilmente reso il marketing outbound piuttosto antiquato. Oggigiorno, molte compagnie stanno attivando delle strategie di marketing inbound che includono l’utilizzo dei social media per raggiungere molti più utenti e anche per aumentare la consapevolezza dei marchi.

InboundMarketing

Ma i trend del marketing online stanno cambiando, nel 2015, e i venditori devono modificare la loro strategia attuale, perché se ne benefici il più possibile

Questi sono i 6 trend che cambieranno radicalmente il marketing online nel 2015.

1. L’ottimizzazione degli smartphone diventerà più importante che mai

L’ottimizzazione degli smartphone è stata una priorità per il mercato nel 2014, in realtà solo l’11% dei siti web hanno effettivamente ottimizzato i loro siti affinché fossero disponibili anche in versione mobile. Persino Google ha dichiarato che l’ottimizzazione per smartphone è diventato un fattore estremamente importante che ha largamente influenzato il sistema delle classifiche.

Si dice che, verso la fine del 2015, sicuramente molte altre compagnie provvederanno alla creazione di una versione mobile dei loro siti, disponibili per le aree definite per la loro strategia di marketing online. Possiamo dunque aspettarci di vedere siti web in versione mobile pienamente reattivi, pubblicità per smartphone e addirittura contenuto creato appositamente per utenti mobili.

Inoltre, le compagnie inizieranno a realizzare l’importanza fondamentale che ha il creare una strategia di mobile social media che si focalizza su come i nuovi utenti consumano e interagiscono con i post sui social.

2. Il commercio dei contenuti diventerà sempre più grande

Il commercio dei contenuti è riconosciuto come un’area essenziale del marketing inbound, proprio perché riporta  la quantità di traffico che un sito web genera. Il contenuto di qualità attrae una quantità maggiore di utenti che cercano risposte accurat ai loro bisogni, e ciò farà riallocare, ai venditori online, il denaro precedentemente stanziato per i social media, campagne SEO e PPC.
Contenuti video, ricerca di contenuti intensivi ed argomenti di studio daranno ai venditori online un vantaggio sui concorrenti. Inoltre, le aziende saranno più disposte a investire in contenuto mobile ridotto più facilmente leggibile sui dispositivi mobili. Ciò renderà più facile, per gli utenti, l’utilizzo del contenuto, quindi migliorando in generale la loro esperienza.

3. L’e-mail marketing ha bisogno di essere più intelligente

Sebbene l’e-mail marketing è considerato una parte attiva del marketing online, potrebbe non esser più la via più efficace per creare un rapporto di marketing. Nel passato, spedire newsletter aziendali era sufficiente per adescare utenti affinché si unissero alla lista di contatti, ma durante l’ultimo anno, tutto questo è cambiato. I clienti sono diventati diffidenti nel dare i propri indirizzi email, il che significa che le strategie di e-mail marketing devono cambiare e hanno bisogno di diventare più intelligenti rispetto il tipo di contenuto che si manda, e come lo si promuove.

Mandare un numero sempre maggiore di e-mail non sarà più la chiave per un e-mail marketing efficiente nel 2015. In verità, le aziende dovranno focalizzarsi su creare e-mail dal contenuto più intelligente.

6 Trend del marketing online che cambieranno il marketing inbound

Dal momento che i consumatori aderiscono ai social networks, le aziende realizzeranno che il loro scopo non è quello di interagire con un gergo tipicamente aziendale, ma quello di condividere con altre persone le esperienze, fare domande e tanto altro. Umanizzare un brand sui social media sarà la cosa più importante nel 2015, poiché consente di connetterti con il pubblico a livello personale. Inoltre, le aziende noteranno una crescita di traffico, avranno modo di godere di una lealtà migliore di brand, di tassi più alti di conversione e di utenti più felici.

Relazionarsi con i consumatori sui social networks significa fornire  un approccio più personale, che li faccia sentire a loro agio mentre trasmettono un’esperienza, una conoscenza o capacità che aiuteranno le aziende a stabilizzare una reputazione solida.

5. Le aziende che impongono i propri prodotti sui social, devono aspettarsi un declino

Quando si sente il termine “social selling”, si potrebbe pensare a imporre un prodotto o un servizio mediante le piattaforme sociali. Anche se molte aziende lo presumono, social selling non significa creare delle campagne che spingano insistentemente gli utenti a cliccare su un annuncio, o ad  acquistare un prodotto. Per esempio, i brand che continuano ad utilizzare i funnels nei social network, potrebbero perdere tonnellate di soldi e tempo su una strategia che si basa su alienare i propri fan o followers.

Nel 2015, bisognerebbe focalizzarsi sull’abilità che hanno I brand nel catturare gli occhi dei propri clienti e incitarli alla compravendita. Le compagnie che falliscono in questo, dovrebbero considerare il declino.

6. I segnali SEO e Social saranno più intrecciati

I segnali sociali giocano un ruolo importante nelle classifiche organiche di ricerca, in questi tempi, specialmente dal momento che sono uno dei tre pilastri della SEO. L’obiettivo dei motori di ricerca è quello di provvedere ad un contenuto della più alta qualità possibile, che rende maggiore il numero di condivisioni (il che è un fattore molto importante). Più condivisioni ottiene un contenuto, più alta dovrà essere la qualità.
Ma la cosa più importante è che le condivisioni sui social sono un segnale per visitatori e potenziali clienti, nel 2015. Se gli utenti vedono un numero altissimo di condivisioni, si interesseranno al contenuto in questione perché pensano che ne valga la pena. I marchi dovrebbero incoraggiare il più possibile le condivisioni sui social per ottenere massimi risultati, quindi installare plugin specifici di condivisione sui social diventerà  una pessima idea, se si punta al successo.

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Il marketing online sta continuamente cambiando nel 2015, poiché nascono nuovi trend di marketing inbound. Restare al passo con questi cambiamenti non è semplice, ma darà alle aziende più esposizione e aiuterà esse a ricevere più traffico. Creando versioni mobili dei siti, stanziando più denaro e tempo per il content marketing, umanizzando le interazioni sociali e migliorando l’e-mail marketing, i siti delle compagnie scaleranno sicuramente le pagine dei risultati di ricerca.

La chiave del successo è intrecciare efficientemente questi nuovi trend di web marketing, e si potrebbe addirittura pensare a cercare dei servizi di marketing online, se ci si vuole assicurare che la strategia porti i risultati desiderati.

Il futuro della SEO e del Marketing attraverso la televisione

Il modo in cui I consumatori guardano la TV sta gradualmente mutando dalla TV tradizionale allo streaming. Le generazioni più giovani possono laurearsi al college e acquistare una tv unicamente per l’intento di guardare intere stagioni di serie TV. Mentre la televisione di per sé non morirà mai, trasmettere sta diventando più semplice che mai su TV, tablet, smartphone e PC.

E l’industria si sta adeguando per accogliere la tecnologia che cambia. Verso la fine dell’ultimo anno, Nielsen ha aggiornato il nome della sua ‘Cross Platform Report’ a ‘Total Audience Report’. Ciò è una riflessione e il fatto che il pubblico dello streaming online è cresciuto di un tasso del 60% soltanto verso la fine del 2014, mentre il pubblico della televisione è diminuito del 4%. In altre parole, la distinzione tra la televisione tradizionale e i media di  streaming sta sparendo, sia per il pubblico per i pubblicitari. Come risultato, i venditori hanno una chance migliore per raggiungere i clienti.

SEO e Streaming Online

I servizi di streaming come Netflix e Hulu Plus presumono che la maggior parte degli affezionati allo streaming online vadano dritti al loro sito, e di fatto lo fanno. Ma quando un cliente è interessato a trovare un programma TV che non compare immediatamente nelle ricerche di quel servizio, quel cliente andrà dritto su Google e digiterà i termini di ricerca, “Guarda [nome del programma]”.

Questo sforzo di ricerca metterà tipicamente una pubblicità di opzione di pagamento nella parte alta, seguita da una varietà di siti che sono disposti a trasmettere quello show, con una vasta varietà di risultati vari di ricerca al suo interno.
È un’esperienza frustrante, che può attestare chiunque abbia cercato un episodio TV o un film online.

tv-online

Dato che la domanda di contenuti streaming continua a crescere, e i consumatori mettono gli occhi anche oltre ai maggiori fornitori di contenuti streaming, nuovi aggregatori entrano online e trovano un equilibrio tra una ricerca confinata ad un singolo provider (come Netflix) e un motore di ricerca come Google, che può dare milioni di risultati con diversi gradi di rilevanza.

L’importanza degli aggregatori

La popolarità crescente dello streaming online fornisce nuove opportunità ai venditori di abbinare annunci pubblicitari adatti al pubblico, molto più efficaci rispetto alla TV tradizionale e reti di diffusione. Ma con migliaia di fornitori online di video, anche sapere da dove iniziare è già una sfida di per sé. La ragione di ciò è che sapere da dove iniziare è una sfida anche per i consumatori. Se il tuo pubblico non sa dove vuole andare, non lo saprai neanche tu. Una campagna pubblicitaria web altamente classificata non può iniziare con un lavoro incerto, ma i venditori possono fare uso degli stessi aggregatori che utilizzano anche i consumatori per demistificare il processo visivo di ricerca dei contenuti.

TV Advertising

La pubblicità televisiva richiede un investimento sostanziale che è proibitivo per la maggior parte delle piccole aziende. Ma nel panorama delle televisioni online, anche un video lanciato con un cellulare traballante può diventare una hit virale, che raggiunge milioni di visualizzatori, molti di cui non realizzeranno mai che stanno guardando una pubblicità clandestina. In televisione, la pubblicità spesso serve poco più che un piccolo segnale ai visitatori per cambiare canale.

Online, questa intera dinamica può essere riservata, e il contenuto prodotto da un marchio può diventare addirittura l’attrazione principale per un visitatore.

Lo streaming online non solo sta cambiando il modo in cui i clienti guardano la TV, ma anche il modo in cui i marchi raggiungono i visitatori.  La mossa TV-servizi streaming significa che i visitatori hanno l’intero internet disponibile. Ciò apre nuove opportunità per i venditori di linkare siti esterni che contengono pubblicità, dando ai clienti accesso al loro prodotto con un click.