Come molti sapranno, Google cambia costantemente i suoi algoritmi e per esempio, molti metodi che funzionavano alla grande fino a poco tempo fa, ora fanno ben poco per aiutare un sito.

Ecco le vecchie tattiche e i nuovi consigli di cui si avrà bisogno per il successo della SEO nel 2015.

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  1. Unità di misura on-page

Ecco alcune domande che bisognerebbe porsi riguardo un sito:

  • Google può accedere al mio sito web?
  • Il contenuto presente (testo, video, podcast) spiega sufficientemente la mia posizione di vendita?
    Se il mio sito è educativo, provvedo a fornire indicazioni fruibili e complete ai miei lettori?
  • Le persone rimangono per molto tempo sul mio sito? E guardano più pagine?

Se non si ha Google Webmaster Tool e il setup di Google Analytics, si avrà bisogno di ottenerli in modo da trovare facilmente la risposta a queste domande.

  1. Fidelizzazione

    La fidelizzazione è un’unità di misura tracciata dalla Majestic SEO che giudica la qualità di una pagina guardando alla relazione dei link con altri siti affidabili. Fondamentalmente, più attendibile è un sito, meno si avrà la possibilità di essere penalizzati. Combinare una forte affidabilità con alcune delle seguenti unità di misura è la soluzione migliore per creare un dominio. Quando è possibile, l’ideale sarebbe attenersi a siti che hanno una tasso di fidelizzazione di 15 o più.

  1. Rilevanza degli argomenti

 Le PBNs (reti di blog privati) sono ancora uno strumento molto potente di classifica, ma generalmente le reti a tema non funzionano più come facevano prima. Questo è perché Google ora pone enfasi sulla rilevanza dei post nella pagina. Semplicemente è consigliabile mettere link di un sito di qualcosa in cui si è specializzati. Quando si cercano i link che servono, bisogna anche pensare a quanto è davvero rilevante il sito rispetto all’argomento che si tratta.

  1. Autorità

Dal momento che Google non aggiorna più PageRank, l’autorità è una delle più importanti unità di misura che si usano per stimare la qualità di un sito web. Usare tool come Moz Toolbar, permette di vedere facilmente l’autorità di un sito da cui si intende acquistare un link. Se si vuole aumentare l’autorità, bisogna cercare link da siti con un tasso più alto di autorità rispetto al proprio. Eventualmente, la propria autorità incrementerà di pari passo.

  1. Traffico di rinvio

Se ci si cimenta in un sito di cui non si è sicuri, è opportune pensare alle possibilità del traffico di rinvio. Commenti sul blog, post sui forum e post da parte di utenti non registrati sono alcuni dei modi più comuni per ottenere traffico di rinvio. Se il sito non ha una forte autorità di fidelizzazione, non bisogna aver paura di ottenere un link di no-follow. Il traffico di rinvio mandato al proprio sito risulterà in numerose opportunità di link e, ben più importante, può risultare in conversioni. La morale è questa: commentare nei blog e postare nei forum è ancora okay  nel 2015,  semplicemente bisogna evitare di provare le vecchie strategie dei link riguardanti ricchi anchor-text!

  1. Attività social

A prescindere da ciò che dice Google, è grande l’impatto che i segnali sociali possono avere in congiunzione con la creazione di link e SEO on-page, anche se parte di esso è indiretto. Come minimo, è obbligatorio impostare profili social che vadano di pari passo con il sito web, per il semplice fatto che mostra a Google che il tuo sito è un marchio, in realtà, e non un altro sito affiliato riempito di spam. Google è anche molto bravo a identificare il contenuto generato da un utente; anche qualcosa come la qualità dell’interazione che si ha con i lettori mediante i commenti, può esser visto come un segno sociale positivo. Infine, se per caso non si hanno le icone di condivisione sui social, è necessario aggiungerle.

Come si può notale, la SEO non deve per forza essere confusionaria. Al contrario, una volta che si capiscono i fattori che influenzano l’andamento del proprio sito, è piuttosto semplice.  Evitare i cattivi consigli è importante tanto quanto seguire quelli buoni, e qui sotto ci sono alcuni dei consigli peggiori che riguardano la SEO:

  1. La campagna SEO che si paga non funzionerà a meno che non si faccia uno spot televisivo mettendo sullo schermo la propria faccia.
  2. Il sito ha “troppe pagine d contenuti” e bisogna liberarsene e aggiungere contenuto solo sul blog.

Non è necessario uno spot televisivo per ottenere risultati migliori su Google, bisogna sentirsi liberi di avere tutto il contenuto unico e valutabile che si vuole sul proprio sito, e al massimo, si finirà per divorare tonnellate di traffico dalle lunghe parole chiave.
Sta a ciascuna persona scegliere cosa è più opportuno!