In questi giorni Google ha confermato che c’è stato un aggiornamento dell’algoritmo dei posizionamenti durante il weekend, informando inoltre che Panda è ormai parte dell’algoritmo che riguardano appunto le classificazioni. Entrambe le informazioni sono state date in questi giorni, sebbene la news riguardante Panda si intuiva già da mesi, a differenza dell’aggiornamento dello scorso weekend.

Riportando le due notizie nello stesso giorno, è possibile che si sia creata confusione nell’industria della SEO. Inoltre, quando generalmente Google annuncia più informazioni riguardanti i propri algoritmi con la community, spesso capita che scaturisca perplessità e domande a cui gli utenti richiedono chiarimenti. Facciamo un po’ di chiarezza, per quanto possibile.

panda

L’aggiornamento dello scorso weekend non ha riaggiornato le penalità di Panda

Dal momento che Google ha dichiarato che Panda fa effettivamente parte dell’algoritmo principale delle classificazioni, alcuni avrebbero potuto pensare che l’aggiornamento della scorsa settimana abbia stabilito altri punteggi di Panda e abbia peggiorato ulteriormente le posizioni di quei siti già precedentemente puniti.
Ma non è così.

Gary Illyes di Google ha dichiarato apertamente su Twitter che l’ultimo aggiornamento non ha nulla a che fare con i segnali di Panda. Precisamente, ha detto (con un po’ di ironia): “i recenti sbalzi che avete notato nei posizionamenti non hanno nulla a che fare con Panda o con altri animali”.

Google Panda non opera in tempo reale

Ci si è chiesti, inoltre, se Panda funzionasse in tempo reale. Stando alla risposta di Gary Illyes, non è così. Infatti il webmaster di Google ha dichiarato che “ciò che si dice a proposito di Panda in tempo reale è sbagliato”. Ha inoltre specificato che Panda non opera immediatamente o in tempo reale.

Sulla questione si è pronunciato anche John Mueller di Google con un video, in cui spiega (al minuto 28) che i risultati di Panda non si vedono in tempo reale o quando l’algoritmo principale si aggiorna.

Regolarizzare gli aggiornamenti di Panda?

Mueller ha anche aggiunto: “Credo sia qualcosa in cui cerchiamo di guardare alla qualità di un sito, e capiamo quali hanno una qualità migliore e quelli che in generale sono di bassa qualità, prendendo in considerazione questi fattori per la classificazione del sito. Questo essenzialmente è un modo di rendere gli aggiornamenti un po’ più veloci e un po’ più regolari”.

Dopo qualche secondo ha aggiunto che non ha promesso che sarà così, ma pensa possa diventarlo.

Cosa significa che Panda è parte dell’algoritmo principale?

La più grande confusione riguarda il fatto che si sta ancora parlando di alcuni aspetti dell’algoritmo di Panda come se non fosse parte integrante dell’algoritmo principale. Cosa significa che Panda è parte dell’algoritmo centrale? Funzionano assieme? Alcune parti funzionano assieme all’algoritmo principale? Oppure Panda è a sé stante?

Cosa ha impattato, allora, l’aggiornamento della scorsa settimana?

Molte persone hanno notato un grande aggiornamento durante lo scorso weekend, e si sa anche che non è relazionato a Panda. Ma allora, su quale tipologie di sito ha avuto un impatto? Generalmente Google non parla di segnali di posizionamento e aggiornamenti. Che fosse, allora, uno dei tanto temuti “phantom updates” (aggiornamenti fantasma) di cui si parlava tempo fa?

Qual è la differenza, ora che Panda è parte dell’algoritmo principale?

La domanda più grande è: come si differenzia in termini di classificazione e di impatto? Cosa cambia, per i webmaster, ora che Panda è parte dell’algoritmo principale? Google non ha ancora risposto a questa domanda, ma avendola ricevuta si spera che possa farlo.

In definitiva, questi sono i dubbi principali che sorgono ora tra i webmaster e nel campo della SEO in generale, dopo aver appreso di un aggiornamento all’algoritmo primario durante la scorsa settimana e del fatto che Panda sembra esser parte di esso.
Tutto ciò condurrà a più confusione, ma quantomeno sono stati evidenziati i dubbi e le perplessità.
Ci si aspetta, quindi, una risposta da Google.

Seo Specialist e Partner di SEOceros.