Quale azienda non ha mai utilizzato i social media per promuovere la propria attività? Sicuramente ci si sarà anche imbattuti negli hashtag, ovvero delle parole anteposte dal simbolo “#” utilizzate per rintracciare tutti i contenuti riguardanti quella determinata parola. Ogni tanto però capita anche di imbattersi in alcuni abusi di questi preziosi strumenti, ad esempio quando si utilizza un hashtag troppo lungo in un intervento. Chi mai ricercherà un #hashtagcosìlungoperrintracciaredeterminatipost? Nessuno. Questo è il caso di un abuso. Gli hashtag in genere devono essere brevi e soprattutto occorre pensare a quanto possano essere utilizzati per rintracciare determinati contenuti, prima di inserirli.

twitter-seoceros

Twitter può senz’altro essere considerato il padre dell’uso di hashtag, che con il tempo si è poi introdotto in altri social network. Ora, la celebre azienda sta introducendo un formato tutto nuovo delle inserzioni che concilino l’utilizzo delle pubblicità con appunto gli hashtag, per potenziare ulteriormente questi strumenti. Ma di che cosa si tratta, di fatto?

Essenzialmente parliamo di tweet promossi e sono stati battezzati con il nome di conversational ads. L’hashtag includerà un pulsante call-to-action con diversi hashtag che il proprietario può creare per la propria campagna; il pulsante servità a scegliere tra gli hashtag all’interno del tweet e ritwittare l’inserzione.
Twitter ha mostrato come esempio una compagnia di caffè che potenzialmente promuove le proprie miscele speciali. L’hashtag ad di Twitter chiede ai followers di scegliere una miscela e offre due pulsanti d’azione diversi sottostanti al tweet in cui i consumatori possono scegliere.

Una volta che l’utente ha cliccato, il pulsante apre un editor di tweet con un messaggio preimpostato dall’azienda dell’annuncio, assieme all’hashtag della campagna. Il consumatore può aggiungere qualsiasi messaggio voglia twittare e condividerlo sulla propria timeline. Il tweet condiviso conterrà anche delle foto originali della compagnia derivanti dall’inserzione.
Per mantenere l’atteggiamento polite, l’azienda che pubblica l’inserzione invia un messaggio di ringraziamento alla persona che ha condiviso l’annuncio. Perché è sempre bello, comunque, far sentire importanti i propri consumatori; soprattutto se questi rimarranno fedeli al brand.

Secondo Twitter, le nuove tipologie di inserzioni aiuteranno la crescita di contenuti senza extra budget da dover impiegare e promuoveranno le “conversazioni organiche”.

Sembra che le inserzioni possano offrire ai consumatori un modo di partecipare alla campagna pubblicitaria del brand, appunto votando, rendendo così attivo il comportamento del consumatore.

Sebbene i nuovi “conversational ads” siano ancora in versione di prova, già grandi aziende come Samsung e Lifetime stanno provando questo servizio nuovo di zecca.
Twitter ha affermato in una dichiarazione che la versione beta delle inserzioni è disponibili per dei brand selezionati, ma che comunque l’azienda rimane al servizio dei clienti per dei chiarimenti e delucidazioni in merito, rendendosi disponibile grazie alla pagina dei contatti.

Seo Specialist e Partner di SEOceros.