Quando si parla di SEO, i nuovi contenuti sono essenziali, ma è altrettanto importante considerare anche quelli datati. Ecco perché.

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Panda 4.2 uscirà tra pochi mesi, ed è la prima revisione dopo il fantomatico aggiornamento dell’algoritmo parzialmente responsabile per il pensiero che “il contenuto è tutto”, che ha chiaramente perlustrato la search industry.
È una buona notizia per tutti coloro che sono stati colpiti lo scorso settembre e hanno lavorato per rimediare al contenuto di bassa qualità: il duro lavoro dovrebbe essere riconosciuto in quanto si è slittati di posizione improvvisamente. Purtroppo, però, ogni aggiornamento è un’incognita, parlando di conseguenze.

Pur sapendo che Google non premia chi pubblica contenuto di basso livello, molti addetti ai lavori non esitano a far uscire materiale irrilevante, nonostante non ci sia davvero motivo di farlo solo per ottenere dei link. Non è mai la soluzione adeguata.

Il sito in questione è “a prova di Panda” come si pensa?

Il contenuto spam, l’abbondanza di parole chiave e il contenuto mediocre non sono comunque le uniche ragioni per cui i webmaster e gli strateghi dei contenuti si preoccupano in merito agli aggiornamenti di Panda.
Anche se si è consapevoli di avere ottimo contenuto, l’aggiornamento fa fermare un secondo e fa dire: “Cosa ho sbagliato? Cosa troverà Google sul mio sito?”
E sebbene si sappia perfettamente che il contenuto va evoluto regolarmente, non sempre succede.
È questo il nocciolo della questione.
Uno degli errori più comuni è quello di trascurare il contenuto “morto”, ovvero quel contenuto datato che è stato utile per un periodo di tempo ma ora non lo è più.
Può anche rallentare il sito, ma dipende dalla quantità di contenuti che si ha; Google potrebbe anche finire per vedere queste pagine piuttosto che concentrarsi sui pezzi più importanti.
Tutto ciò capita anche rapidamente: i post del blog o gli articoli scorrono via dalla home page, i tweet smettono di essere pubblicati.. Quindi, cosa fare con questo vecchio materiale?

Non cancellare, ma ottimizzare

Il nuovo contenuto è indubbiamente necessario, ma richiede più tempo per essere creato; perché, piuttosto, non si aggiorna e si ottimizza qualcosa di vecchio? Quel contenuto probabilmente ha anche un discreto successo, ma è datato, e in quanto la tecnologia si è evoluta, sono state presentate nuove informazione o c’è un modo migliore per svolgere lo stesso compito, non viene più considerato utile.
Ecco alcune cose da tenere a mente quando si ottimizza il vecchio contenuto:

  1. Non creare un nuovo URL. Molti creerebbero una pagina nuova di zecca per rimpiazzare il vecchio contenuto, per ottenere più pagine aggiunte alla home. Ma è molto meglio aggiornare il contenuto esistente e tenere tutti i dati (anche vecchi) in una sola pagina. Se quell’URL dà ancora i suoi frutti, un motivo ci sarà: perché creare una pagina nuova di sana pianta?
  2. Ottimizzare il call-to-action. Dal momento che il contenuto viene aggiornato per risultare migliore agli occhi degli utenti e per funzionare meglio nei motori di ricerca, è bene pensare a ciò che le persone vogliono fare una volta letto il post (o e-book, o tutto ciò che concerne il contenuto). Si ha una nuova offerta? Si ha una nuova newsletter a cui gli utenti possono iscriversi? Si hanno nuovi prodotti o servizi da promuovere? La chiave è scoprire come trasformare un lettore passivo in un membro attivo.
  3. Aggiornare la ricerca delle parole chiave. Quando si ottimizza, bisogna considerare qualsiasi nuova parola chiave che può essere aggiunta per catturare nuovo traffico, ovvero ricercare nuove parole chiave che portino alle stesse informazioni.
  4. Iniziare a promuoverlo di nuovo. Una volta che il contenuto è migliorato, va promosso: come? Creando un post su Facebook, su Twitter, e includendolo nella prossima campagna e-mail. Se è un post piuttosto importante, che si riservi anche un posto nella home page o in altre aree del sito.

A volte, però, è necessario cancellare

Molto del contenuto può essere ottimizzato e aggiornato, ma ci sono alcuni post che non hanno più ragione d’esistere, ad esempio post che promuovono vecchi prodotti o servizi che non esistono più o contenuto simile o duplicato.

Ci sono molte cose che possono essere fatte così che ci si assicuri che un contenuto, seppur datato, abbia comunque i suoi frutti, ma l’importante è non dimenticarsi di crearne di nuovo, per aggiornare quello vecchio.
Ciò di cui si ha bisogno è un mix delle tue tecniche, per far in modo che gli utenti godano di un’ottima esperienza e abbiano sempre a portata di mano contenuto nuovo ed aggiornato per i motori di ricerca.