Come ottimizzare i post su Facebook

Piattaforme social come Facebook permettono di raggiungere persone che possono essere interessate in ciò che pubblicate. Si raggiungeranno persone che metteranno “mi piace” alla vostra pagina ma anche gli amici di coloro che decidono di seguire la vostra pagina Facebook. In ogni caso, ci saranno post che riceveranno più attenzione di altri. Per quale motivo, quindi, alcuni post ottengono like, condivisioni e commenti mentre altri vengono largamente ignorati dal pubblico? In questo articolo spiegheremo come aumentare le probabilità di avere un post di successo.

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Le pratiche migliori

Secondo un’analisi condotta da Neil Patel che ha preso in considerazione un miliardo di post e i suoi consigli sono molto utili per iniziare a ottimizzare una pagina Facebook. Sebbene dai suoi consigli si possa imparare molto, è bene ricordare che, comunque, ogni pagina Facebook ha il proprio pubblico.
Innanzitutto è necessario cercare di analizzare le proprie possibilità e il coinvolgimento della propria pagina. Che tipo di post ama il vostro pubblico? Quali hanno avuto il maggior successo? E quali sono stati più notati? Cosa sembra funzionare di più, sulla pagina? E cosa si intuisce da ciò?

Per predire quali post aumenteranno le interazioni occorre iniziare ad analizzare le statistiche sulla propria pagina Facebook, prendendo l’abitudine di farlo regolarmente. Guardate a quante persone è stato consegnato il vostro post, e il numero di like, condivisioni, commenti. Se lo farete regolarmente, inizierete a notare quali fattori sono determinanti per raggiungere delle interazioni.

I fattori da prendere in considerazione

Il successo di un post dipende da moltissime cose: la lunghezza del post, l’argomento trattato, il giorno della settimana. Ma può anche essere causato da eventi mondiali, dal meteo o dalla casualità. Ovviamente non si sarà mai in grado di controllare tutto o predire il successo. In ogni caso, analizzando gli aspetti del post precedente, si dovrebbe avere l’opportunità di identificare dei clue che funzionano per il proprio pubblico (o che, al contrario, non funzionano).

Ora e giorno di pubblicazione

L’orario in cui vengono pubblicati i post è sicuramente un fattore importante. Per alcune fasce orarie (come ad esempio la notte) vi sarà meno competitività, mentre per altre sarà più difficile emergere, ma è anche vero che il pubblico sarà anche più disponibile. In fin dei conti è tutta una questione di testare quale giorno e quale ora dà più frutti, parlando di interazione, e sicuramente non c’è un orario di base.
Tutto deriva dal tipo di pubblico che si ha.

Argomento del post

Ci sono argomenti che più di altri attirano l’attenzione. Ammettiamo che il vostro caso sia quello di una pagina piuttosto monotematica, è più facile che gli utenti scrollino oltre i vostri contenuti. Cercate di scrivere post che trattino di argomenti anche piuttosto diversi uno dall’altro, ma che abbiano la stessa dinamicità dei post che hanno ricevuto più interazioni. Ovviamente andare fuori tema non è quello che si intende per “spaziare” tra gli argomenti, ma un certo dinamismo è sempre ben considerato tra gli utenti.

Scopo del contenuto

Analizzare nello specifico i propri post è un’attività fondamentale per capire come arrivare a più persone. Cercate di capire se scrivete per informare il vostro pubblico o per intrattenerlo, per cercare di vendere qualcosa o meno. Solitamente i post in cui si cerca di spingere un prodotto verso il pubblico sono quelli che ottengono meno interazioni, mentre quelli esplicativi vengono letti con maggior interesse. Anche il linguaggio è fondamentale: in base al vostro pubblico, cercate di identificare un vostro linguaggio per cui i vostri followers vi identificheranno e apprezzeranno.

Illustrazioni o video?

Assicuratevi di studiare anche la differenza che hanno i vostri post se integrati da foto o video. Se i post integrati da media hanno  più visualizzazioni, significa che questi attraggono maggiormente gli utenti e quindi, sempre analizzando i post uno per uno e cercando di capire cosa ha più successo, occorre dare agli utenti ciò che vogliono (e ciò che porta interazioni).

Conclusione

In conclusione possiamo dire che, per sapere se il vostro prossimo post avrà successo o meno è necessario basarsi sulle statistiche della propria pagina: osservarle, studiarle, trarne delle lezioni vi aiuterà a trovare il modo migliore per gestire i contenuti all’interno della vostra pagina, facendovi capire cosa è meglio per avere delle interazioni con il vostro pubblico.

Risparmiare nel web marketing: oggi è possibile

Cosa suona meglio? Spendere migliaia (o milioni) di euro in pubblicità cartacea o televisiva, piuttosto che in campagne il cui ritorno sugli investimenti sono delle incognite, o risparmiare e integrare soluzioni semplici nella propria strategia di marketing corrente ed essere più vicini ai propri consumatori? Il marketing non deve necessariamente essere costoso, piuttosto deve essere pensata in modo intelligente perché abbia dei ritorni importanti.

Il mondo digitale propone infinite possibilità per utilizzare il marketing targettizzato per raggiungere l’esatto pubblico che si desidera, e le aziende mondiali stanno cambiando piani di marketing per trarne vantaggio.
Prima di implementare nuovi piani per l’azienda, occorre fare un audit di ciò che si spende e in cosa viene speso il denaro, e capire come queste tattiche possano essere in linea con il proprio piano aziendale. E soprattutto, occorre fare un bilancio delle spese per essere sicuri che in caso di cattivo rendimento, ciò non determini il fallimento della propria azienda. Per questo motivo è importante badare a spese, soprattutto in un campo incerto come il marketing, in cui ottimi risultati possono essere ottenuti anche grazie a campagne economiche ma ben pensate.
E ci sono diverse tecniche da valutare, prima di decidere di destinare gran parte dei fondi aziendali a pratiche costosissime e incerte.

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  1. Potenziare le pagine social

Nel caso non fosse ancora chiaro, avere delle pagine social di questi tempi è fondamentale. E pensare di poterle evitare significa limitare enormemente la possibilità di attrarre nuovo pubblico, di farsi conoscere, di farsi apprezzare. Per questo è essenziale potenziare al meglio le pagine Facebook e Twitter, ma anche Instagram e Pinterest (a seconda delle esigenze e del tipo di marketing).
Inoltre, farlo vi farà risparmiare centinaia, migliaia di euro in alternative di marketing.  Ma cosa permette di fare una pagina social? Una pagina social vi permetterà di:

  • Avvertire i followers delle promozioni correnti e degli aggiornamenti riguardanti l’azienda
  • Offrire supporto ai clienti e di ottenere un feedback istantaneo
  • Connettersi con i brand più influenti nel proprio campo
  • Ottenere la copertura dei media condividendo contenuto e news

Quanto costerebbe ottenere tutto ciò, senza prendere in considerazione i social?

  1. Pensare in termini di SEO

Parlando di motori di ricerca, ci sono diversi modi per dare un impulso alle possibilità di essere tra i primi risultati nei primi motori di ricerca  e se n’è sempre parlato molto. Alcune sono tecniche complesse, altre sono molto semplici e non richiedono alcun costo nell’essere implementate, come ad esempio:

  • Determinare quali parole chiave si rapportano meglio al proprio brand, ma soprattutto quelle a cui i potenziali fanno riferimento per cercare ciò che viene offerto
  • I contenuti sul sito, sui blog e sui social media richiedono soltanto tempo per essere pensati e condivisi, ma sono tra le fondamenta di una qualsiasi strategia di marketing di oggi
  • Utilizzare plug-in SEO gratuiti, come Yoast per WordPress, che aiutano a ottimizzare le pagine web e le intestazioni, le meta descrizioni, i sottotitoli e i tag alle foto
  • Generare backlink lavorando con nuovi brand simili e condividere link dei propri prodotti tramite le recensioni o il guest blogging

Un’altra parte essenziale del marketing di successo è assicurarsi che i prodotti e i canali che li rappresentano funzionino bene e rendano felici e soddisfatti gli utenti. È fondamentale anche avere un design responsive al proprio sito, così che sia facilmente leggibile anche da chi lo visita mediante un dispositivo portatile. Inutile dire che ogni malfunzionamento del sito porterà a screditare l’attività, sia da parte degli utenti che da Google.

  1. Dare delle ricompense per le (buone) recensioni

Avvicinare nuovi clienti è senz’altro la priorità assoluta, ma tenersi stretti quelli che si hanno e incentivarli a far crescere il network per te fa ovviamente risparmiare denaro. Spingere i clienti a parlare delle loro esperienze avute con la vostra azienda farà crescere il numero dei potenziali clienti in un batter d’occhio, a costo zero. Ovviamente, però, i clienti che si impegneranno a farlo saranno più incentivati se sanno che li aspetta una ricompensa (uno sconto, un voucher..). Anche perché se lo saranno meritati. Ma non è una tecnica che farà felici solo le aziende, ma anche i consumatori: infatti, saranno loro per primi a essere soddisfatti (chiaramente se i prodotti permettono di esserlo), e verrà naturale referenziare l’azienda da cui hanno acquistato un determinato prodotto agli amici.
E l’azienda, intanto, risparmia su altre strategie di marketing.

  1. Condividere contenuto di alta qualità

Il content marketing via blog, video e foto costerà un po’ di sforzo generale ma è la strategia che rende più di tutte, dando infiniti benefici, soprattutto se una campagna di content marketing riesce a diventare virale.
I contenuti postati regolarmente pagano in termini di nuovi clienti (l’82% di specialisti hanno guadagnato clienti grazie al blog) e danno credibilità ad un’azienda soprattutto sul nascere, ma anche durante il suo percorso di vita facendola apparire stabile e vicina ai clienti.
Non a caso nel mondo del web marketing si continua a portare avanti l’idea di “umanizzare” le aziende e di evolvere le strategie basandosi sui clienti e sui commenti che lasciano sulle pagine social. Perché non provare, dunque, soprattutto a costo zero?

In fondo basta saper scegliere in modo corretto: tutto dipende dal budget aziendale, dagli obiettivi che ci si pone e a quanto si è disposti a sacrificare per ottenere ciò che si vuole (nonostante il raggiungimento degli obiettivi non sia così scontato). Quindi, anziché destinare sin da subito migliaia di euro in campagne personalizzate, perché non provare prima con delle semplici tecniche che daranno gli stessi risultati, risparmiando sul budget aziendale che potrà servire in futuro alla crescita dell’azienda?

Come cambierà Facebook nel 2016?

I colossi della tecnologia come Google, Apple e Amazon tendono sempre di più a richiamare l’attenzione con le proprie innovazioni tecnologiche: ad esempio, Apple sta migliorando per quanto riguarda la tecnologia dell’assistenza personale, Google sta aggiornando il proprio algoritmo di ricerca e Amazon si sta sviluppando per quanto riguarda i metodi di pagamento e per le consegne. Ma c’è un’altra compagnia che tutti conoscono che si sta spingendo ai limiti della tecnologia ridefinendo le aspettative dei consumatori: Facebook.

Chi si sarebbe mai aspettato che social network fosse diventato un leader dell’innovazione digitale, qualche anno fa? Nonostante ciò, Facebook rimane uno delle compagnie tecnologiche più dinamiche dei nostri giorni, e il suo andamento condiziona le aziende e i professionisti di marketing di tutto il mondo. Ecco quali saranno i prossimi cambiamenti che Facebook ha pensato di presentare per questo 2016:

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  1. Realtà virtuale. Non è un segreto che Facebook abbia acquisito Oculus, il concorrente più famoso dell’ultima rinascita della tecnologia della realtà virtuale, ad inizio anno. Oculus Rift è uno dei gadget più importanti anticipati per questo 2016, con il sostenimento da parte di Facebook del dispositivo (e della compagnia) si può star certi che la piattaforma sociale farà tutto ciò che potrà spingendo la realtà simulata verso il consumatore. Ciò significa includere più contenuti che abilitino la realtà virtuale e le interazioni sulla piattaforma sociale, come panorami a 360° e premiando gli utenti e le aziende che contribuiranno al contenuto per le masse. Sarà la buona volta per la realtà virtuale? Se Oculus funzionerà (come si conta faccia), Facebook ci conterà.
  1. Instant Articles.  Facebook ha rilasciato Instant Articles a inizio anno, ma soltanto ad una cerchia molto ristretta di copywriter. Pensato per mantenere gli utenti il più tempo possibile su un’applicazione e per valorizzare l’esposizione dei copywriter che potrebbero perdere traffico grazie agli indecisi sui social media, Instant Articles era teoricamente uno strumento che avrebbe dovuto beneficiare per più o meno tutti; i lettori avrebbero ricevuto il contenuto il modo più rapido, i copywriter avrebbero ottenuto più lettori e Facebook avrebbe avuto più utenti attivi. L’unico problema è che, per molti copywriter, Instant Articles non è abbastanza robusto e le opzioni della pubblicità non conciliano con la carenza di traffico inbound. Nel 2016, però, Facebook modificherà e ripenserà a un servizio più efficiente, possibilmente allargando la cerchia dei copywriters a cui è concesso l’utilizzo.
  1. Facebook M. Con l’assistente digitale di Siri e Cortana già rafforzata nel mainstream, Facebook spera di ottenere un pezzo di azione con Facebook M, un assistente digitale basato su Messenger. C’è un’unica grande differenza: mentre la maggior parte degli assistenti digitali sono formalmente e completamente digitali, Facebook M è un ibrido digitale/umano e utilizza un algoritmo simile a quello di Siri e Cortana, ma si appoggia ad un team di assistenti umani che operano nel background per provvedere alla gestione di comandi più complessi o ambigui. Che sia un successo o meno, Facebook introdurrà comunque una varietà alla scena dell’assistenza digitale.
  1. Cambiamenti nella pubblicità. La piattaforma pubblicitaria di Facebook non ha smesso di cambiare dal primo momento che è nata, più di dieci anni fa. La piattaforma ha visto un numero di aggiornamenti durante il 2015, tra cui un pulsante “chiama ora”, la possibilità di gestire le pubblicità dai dispositivi mobile e molti altri. Sulle orme di Pinterest, per il 2016 anche Facebook è più predisposto a includere funzioni social e e-commerce per le aziende iscritte, oltre ad una piattaforma di management più solida.
  1. Visibilità.  La visibilità organica su Facebook è diminuita in maniera consistente negli anni. Mentre la risposta ufficiale di Facebook a questo calo oggettivo è di migliorare l’esperienza generale dell’utente mostrando soltanto i contenuti più rilevanti, non è così difficile leggere tra le righe. Facebook spinge le aziende con una minor ricerca organica a utilizzare le opzioni di pubblicità a pagamento, il che significa più entrate per Facebook.
    Quindi, per questo 2016, forse è necessario prepararsi a crolli ancora maggiori di visibilità organica, ma soprattutto di rivedere la propria strategia di marketing.
  1. Grande enfasi per i contenuti video. Non è un segreto che gli utenti richiedano più contenuti video. Le app come Periscope e Meerkat stanno diventando sempre più popolari e le app più mainstream, come Facebook e Twitter hanno già incluso l’auto-play nelle bacheche. Facebook ha anche annunciato, recentemente, dei piani per rilasciare delle funzioni di video live-streaming, che garantirà delle funzionalità simili a quelle di Periscope a tutti gli utenti e alle aziende. Ed è chiaro che Facebook pianifichi di dare la priorità ai contenuti video, per questo 2016 più che mai.

 

Alcuni di questi cambiamenti potranno avere successo, alcuni potranno essere fallimentari. Alcuni sono già progetti avviati e alcuni potranno essere rinviati per un altro anno. Ciò che occorre capire è che Facebook è in fase di continuo aggiornamento, e il 2016 sembra essere un anno prospero per determinati progetti. Insomma, l’unico modo per vedere cosa verrà integrato, che risultati potrà dare ogni singolo cambiamento e quando sarà attuato è rimanere aggiornati.

5 strategie di Social Media Marketing per il 2016

Nell’ultimo periodo si è tanto parlato di quali siano le strategie di social media marketing obsolete da non adottare più nel 2016, ma quali sono quelle che invece dovrebbero essere potenziate? Ecco dunque cinque tattiche che i professionisti di marketing dovrebbero seriamente prendere in considerazione per l’anno nuovo, così da migliorare l’impatto con il proprio pubblico potenziando anche le connessioni.

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1 – Coinvolgere blogger e personaggi influenti

Probabilmente si avrà udito, da qualche parte, di brand che collaborano con blogger e personaggi influenti nel mondo dei social media, piuttosto che con celebrità. E c’è una buona ragione se lo fanno: semplicemente funziona.  Alcune fonti riportano che i professionisti del settore hanno avuto un incremento del guadagno di $6,85  per ogni dollaro di media a pagamento speso nel marketing nel 2014. Secondo tutte le stime, questo continuerà  e crescerà via via col tempo. Viene anche riportato che il 92% dei consumatori si fida dei media raccomandati da amici o famiglia, che hanno provato grazie a delle pubblicità. Con il blocco degli annunci pubblicitari, nel 2016 guadagnarsi i clienti senza di essi diventerà estremamente importante.

2 – Considerare il live streaming

Se si è una compagnia B2C, B2B o un’azienda no-profit, il live streaming sarà qualcosa che varrà la pena di provare nell’anno nuovo. Ad esempio, le aziende B2C potranno mostrare il “dietro le quinte” o “ciò che si nasconde dietro il brand” per cercare di umanizzare l’azienda e rinforzare le connessioni con i clienti e la fedeltà. Le compagnie B2B potrebbero trasmettere informazioni esplicative ai propri clienti spiegando come le proprie offerte possono avvalorare la vita di ogni consumatore, piuttosto che dare consigli al cliente su come lavorare in modo migliore, su come ottenere migliori risultati.
Il live streaming potrebbe permettere invece, alle aziende no-profit, di mostrare in tempo reale il proprio duro lavoro, magari sensibilizzando il pubblico rendendolo partecipe della dedizione posta all’interno del team. E questo è solo l’inizio dei molti utilizzi del live streaming.  Non è più solo una faccenda di Meerkat e Periscope, o di Google Hangouts: di recente anche Facebook ha iniziato a utilizzare questo eccellente strumento.

3 – Social Media Advertising

Intanto, c’è da mettere in chiaro che i risultati organici dei social media (come postare sui propri canali social o coinvolgere qualcuno nelle conversazioni online) sono molto diversi dai risultati a pagamento sui social, come  le campagne Facebook e Twitter. Sono pratiche separate entrambe basate sui canali social, ma possono coesistere e beneficiare l’una dell’altra in molti modi. Stando a Forrester Consulting, mostrare inserzioni sui social network è il modo migliore per far conoscere un brand, un prodotto o un servizio, data la popolarità delle piattaforma. Secondo uno studio, è anche emerso che il 20-25% delle persone visitano un sito web o un negozio dopo aver visto un inserzione su Facebook, Instagram, Twitter o Pinterest, e il 14-17% acquista il prodotto o sottoscrive il servizio. Se quindi non si ha ancora preso in considerazione questo canale, lo si potrebbe considerare un auto-regalo per il 2016. Che, peraltro, darà i suoi benefici.

4 – Fare offerte o promozioni

Un modo per attrarre clienti o consolidare il rapporto con quelli già esistenti è sicuramente farli sentire speciali. A volte i consumatori hanno bisogno di una spinta per acquistare un prodotto a cui sono effettivamente interessanti, così necessitano di un incentivo: delle ottime idee  sono le lotterie, gli sconti o le carte-regalo, o ben più semplicemente offerte, coupon e promozioni varie. Questi sono eventi che dovrebbero essere inseriti nel calendario aziendale di tanto in tanto, per far felici sia i clienti che l’azienda stessa che otterrà più vendite e riscontri.

5 – Dare inizio a campagne di sostegno per i propri dipendenti

La maggior parte delle aziende spende somme ingenti di tempo per provare a far discutere il pubblico a proposito del brand. E se invece si desse l’opportunità di farlo al proprio team, ad esempio ai propri dipendenti? Generalmente ha un costo minore di ogni campagna di sostengo, e chi meglio del team che ci lavora può promuovere un brand? Come detto precedentemente, è facile che più persone si fideranno più di questo passaparola (soprattutto perché proveniente dai dipendenti dell’azienda), piuttosto che da quello proveniente dal brand. Inoltre, investire sul proprio team, valido e competente, non è mai una scelta sbagliata: darà inoltre un’immagine positiva del brand al pubblico.

Queste cinque tecniche sono quelle che probabilmente più daranno risultati nel 2016, che si prospetta un anno all’insegna di grandi novità nel mondo della SEO e del web marketing in generale.

Visual content: 5 semplici metodi per introdurlo nelle campagne di marketing

L’importanza del visual content è ormai rinomato: non integrarlo alla propria campagna di marketing significa perdere un’enorme possibilità di attrarre nuovi clienti.
Il visual content (inteso come immagini, video, slide, etc.) è essenziale e non dovrebbe essere considerato come un’optional nella propria strategia. Infatti, il 71% degli specialisti di marketing utilizzano il visual content nei loro piani; ciò significa che, probabilmente, anche i concorrenti che tanto si temono lo staranno integrando. E i likes, i retweet e le condivisioni che si ambiscono vengono aggiudicati ai propri concorrenti.

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Sapere da dove incominciare potrebbe apparire un’incognita, per chi non ha mai creato o condiviso qualche immagine o video. In questo articolo verranno dunque evidenziate cinque semplici strategie per iniziare a introdurre il visual content all’interno della propria campagna di marketing.

  1. Creare infografiche relative al proprio settore
    Sebbene le infografiche non siano così popolari come lo erano qualche tempo fa, sicuramente sono ancora valide come strumento per accumulare link inbound e condivisioni sui social. Fondamentali sono l’attinenza e l’importanza che può avere l’infografica, ma soprattutto l’autenticità dei dati di cui si discute.
    Sicuramente è preferibile utilizzare dati propri; fare i sondaggi tra i propri clienti o followers è una grande idea per catturare dati importanti, ed essere l’unica fonte con quei determinati dati porterà senz’altro più traffico, link e condivisioni.
  1. Creare semplici video esplicativi
    Se l’idea di creare video propri spaventa, basta pensare di non essere gli unici ad essere intimoriti. La buona notizia, comunque, è che non è essenziale essere un professionista per creare video utili e rilevanti per il proprio pubblico. Per prendere spunti si possono controllare i commenti sul blog, le menzioni sui social media e le e-mail con le domande più frequenti da parte degli utenti, che aiuteranno a creare video in cui l’oggetto potrà essere la dimostrazione di un prodotto o semplicemente un tutorial.
  1. Ottimizzare le immagini del blog per le condivisioni sui social
    Questa è una strategia piuttosto semplice ma efficace, che assicura il miglioramento della potenza che ha il visual content sul proprio blog. La maggior parte dei capi delle aziende sono consapevoli che è necessario ottimizzare l’immagine dei propri prodotti, utilizzando diverse immagini in alta qualità, fotografati da diversi angoli, etc. Ma a proposito delle immagini del blog?
    Secondo alcuni studi, i post nei blog che contengono immagini ricevono il 94% di visite in più rispetto ai post che non ne hanno. Questo suggerisce che utilizzare un’immagine, specialmente che attiri l’occhio dell’utente e che sia pertinente, è un’ottima strategia.
    Per ottimizzare le immagini su Twitter, occorre assicurarsi di avere Twitter Cards impostato sul proprio  blog così che tutte le condivisioni includano anche le immagini. Le immagini dovranno essere pertinenti al topic di cui si parla e bisognerà evitare di utilizzare immagini blande e di bassa qualità. Un’idea fantastica è quella di autoprodursi le fotografie da utilizzare, quando possibile, o personalizzarne alcune con strumenti comuni come Canva.
  1. Per incominciare, utilizzare strumenti gratuiti o economici
    Uno degli scrupoli più grandi per un imprenditore è il costo di inserire il visual content all’interno della propria strategia di marketing, poiché si pensa di dover assumere qualche graphic designer per creare le immagini, e questo ostacola sin dall’inizio la decisione di iniziare.
    Ci sono molti strumenti gratuiti o economici che possono aiutare a creare visual content, immagini di qualità professionale per il proprio sito o social networks, tra cui Canva, Piktochchart, PicMonkey e GoAnimate. Successivamente, se si vorrà assumere un professionista sarà una buona scelta, ma per iniziare e per non rischiare di investire molto denaro questi strumenti sono davvero ottimi.
  1. Utilizzare sempre le immagini nei post sui social network
    Questa è forse la maniera più semplice ed efficace di incorporare i media nella propria strategia di marketing, ma è anche una che molte aziende trascurano. Ecco i benefici che si otterranno semplicemente incorporando un’immagine rilevante al proprio post:
  • Su Twitter, i post con le foto ottengono il 35% di retweet in più rispetto ai post senza, mentre incorporando un video si ottiene un impulso del 28%.
  • Su Facebook, le fotografie ricevono la maggior attenzione dagli utenti, seguite dai video
  • Per quanto riguarda Google, i post che contengono video ricevono un incremento delle visualizzazioni del 28,6%, mentre i post con immagini incorporate ricevono un incremento del 94%.

Conclusione

Incorporare visual content all’interno della propria strategia di marketing non deve necessariamente essere dispendioso né deve obbligatoriamente richiedere molto tempo. Infatti, tutto il tempo e il denaro che si destina all’attrazione del pubblico potrebbe ridursi semplicemente attuando queste tecniche. Il visual content può infatti incrementare il traffico, le vendite e l’attrazione dei clienti, costando molto meno rispetto alla promozione di contenuti di testo.

Come scrivere i contenuti? I consigli per i social network

Spesso avere una buona presenza sui social network semplicemente non è abbastanza: magari gli utenti non si sentono sempre e del tutto coinvolti, ed è necessario quindi trovare la causa. A volte possono essere i contenuti stessi, a volte come vengono scritti. In fin dei conti, gli utenti sono persone vere e come tali pretendono una certa forma e qualità nei contenuti.

Ogni social network è a se stante, e richiede diversi tipologie di sforzi per raggiungere il successo. Per ogni social network ci sono alcune regole ‘non scritte’ che si dovrebbero seguire per avere successo con i propri post, media, etc. Ecco quindi alcuni consigli da seguire su diversi social network: Twitter, Facebook, LinkedIn e Instagram.

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Twitter

Su Twitter ci sono alcuni accorgimenti per fare in modo che il proprio tweet venga apprezzato e retweettato, e riguardano soprattutto il modo di scrivere un contenuto. Ad esempio:

  • Comprendere la differenza tra la propria voce e il proprio tono

Scrivere il contenuto perfetto significa ance comprendere qual è la differenza tra la propria voce e il proprio tono. Quando si pubblica del contenuto sui social network occorre avere una voce “coerente”, ma quando si  pubblica su diversi canali il tono può cambiare. Su LinkedIn, ad esempio, il “tono” dovrebbe essere un po’ più serio rispetto a Twitter, in cui è consentito un tono più confidenziale e simpatico. L’importante è cambiare il tono, non la voce.

  • Scrivere tweet interattivi

Twitter è un social network in cui i contenuti funzionano meglio se espressi direttamente e in modo informale, perché è una piattaforma dal “clima rilassato”. Per questo motivo è meglio tenere un tono confidenziale con I propri followers, quando si pubblica un tweet, aiuterà le interazioni!

  • Aggiungere le immagini al tweet per una maggiore interazione

È risaputo che per avere successo, il contenuto deve essere rilevante e di ottima qualità. Su Twitter però, anche le immagini giocano un ruolo importante: infatti, esse aumentano le interazioni di molto e coinvolgono decisamente molto gli utenti. Aggiungere un’immagine ad un post, lo aiuterà ad essere notato..

Facebook

Facebook è senz’altro il social network più utilizzato ed è forse anche per questo che vi sono più accorgimenti e non è così semplice emergere. Innanzitutto, vi sono delle regole di base da seguire, tra cui:

  • Deve contenere un vero link
  • Non pubblicare in orari di picco
  • È parte di uno schema, di una tabella organizzata
  • È adatto al momento in cui si pubblica ed è di qualità

 

Tutto ciò deve essere ovviamente adattato al tipo di brand e al settore in cui si è, al tipo di pubblico e a tutti I fattori da considerare. Oltre a queste regole fondamentali,  ci sono altri piccolo accorgimenti a cui si potrebbe fare attenzione per ricevere più attenzione possibile:

  • Utilizzare le illustrazioni per attirare gli utenti

Le immagini costituiscono una parte immense del contenuto dei social network, non importa quale. Facebook, inoltre, è un grande posto per concorrere nell’avere il miglior contenuto. Qualche dettaglio che renda l’idea di quanto importanti siano le immagini? Un post che contiene una foto riceve like sette volte di più rispetto ad uno contenente solo testo e 10 volte in più il numero di condivisioni. Si possono creare collage, utilizzare le immagini per sponsorizzare il testo, etc. Sicuramente, integrando delle illustrazioni, il post avrà più visibilità e concorrerà per essere tra i migliori, meglio se questa immagine rappresenti il brand.

  • Prepararsi a scrivere lunghi (ed eccellenti) contenuti
    Una volta che si impara a scrivere contenuto breve, scriverne di più lungo non sarà un problema: i contenuti lunghi sono poi quelli che, a lungo andare, incrementano le interazioni, soprattutto se si coinvolge il pubblico in una discussione.
LinkedIn

LinkedIn è un ottimo mezzo per connettersi con altre industrie e il personale di altre aziende, appunto. Ma come attrare il pubblico su questo (spesso troppo sottovalutato) social network? Ecco alcuni consigli per catturare l’attenzione del proprio pubblico su un social network così professionale:

  • Aver bene in mente il proprio pubblico per creare contenuti perfetti

A differenza degli altri social network, LinkedIn ha un pubblico ben preciso ed occorre sapere come scrivere per quel pubblico. Quando si scrive contenuto per questo social, è importante assicurarsi di scrivere per quella precisa fetta di pubblico, il che è più professionale. Il segreto è scrivere su LinkedIn come se non si postasse da nessun’altra parte.

  • Essere concisi

Su LinkedIn i contenuti funzionano meglio quando sono brevi. Approcciandosi ad un pubblico di aziende e di professionisti, la cosa migliore è dar loro qualcosa che si legga in breve tempo ma che sia comunque chiara. In questo modo si semplifica la lettura al destinatario: in genere il post non deve superare gli 800 caratteri.

  • Postare più volte a settimana, ma senza esagerare

Avere una tabella che programmi la periodicità dei contenuti è sempre utile, ma quando si tratta di LinkedIn diventa necessaria: sembra che su LinkedIn, infatti, sia quasi richiesta la pubblicazione frequente (almeno due volte a settimana). Attenzione, però, a non esagerare. La programmazione deve seguire dei determinati orari che devono essere studiati: se un post non sarà in programma, potrebbe venire completamente ignorato.

Instagram

Instagram è un social network più nuovo e piuttosto diverso da quelli elencati in precedenza:fondamentalmente, Instagram è il social network più utile per mostrare la personalità del proprio brand grazie alle immagine e ai video brevi. Questi sono degli strumenti potentissimi, ecco perché è importante saper utilizzare Instagram in modo ottimale. Come, però, migliorare i propri contenuti?

  • Le immagini devono essere in alta definizione e devono catturare l’attenzione

Il primo step per avere successo su Instagram è senz’altro assicurarsi che le proprie foro siano tutte di alta qualità. Lo smartphone avrà sicuramente una fotocamera fantastica, basta soltanto migliorare le proprie capacità fotografiche e trarre degli scatti particolari. L’importante è che, sia le foto che i video, siano in alta risoluzione e che attirino l’attenzione dei followers, per ottenere commenti e likes.

  • Interagire con i followers

Interagire con i propri followers è importante anche su Instagram: infatti, si consiglia di seguire i followers per avere più chance di interagire e per dimostrare di essere vicini ai propri clienti. Inoltre, inserendo alcuni hashtag per rendersi più visibili e guadagnare altre fette di pubblico è vivamente consigliato.

  • Utilizzare gli hashtag

A differenza degli altri social network in cui gli hashtag hanno una relative importanza nell’interazione con gli utenti, Instagram ne beneficia veramente molto. Infatti, i post degli utenti con meno di 1000 followers hanno più trazione se contano 11 hashtag che li classifichino. Il numero massimo di hashtag, inoltre, dovrebbe essere tra gli 11 e i 15. Anche la scelta degli hashtag va effettuata in base alle caratteristiche della propria attività, ma se si scrive un contenuto non dovrebbe mai mancare l’hashtag #instablogger.

 

Conclusione

Seguendo questi preziosi consigli si potranno vedere degli innalzamento di interazioni nelle proprie pagine social. Non per forza devono essere seguiti tutti i consigli, già mettendone in pratica alcuni dovrebbero notarsi piccoli cambiamenti. Provare per credere!