Spesso ci si chiede se il calo del traffico di un sito avvenga a causa degli aggiornamenti dell’algoritmo di Google. Cosa controllare prima di pensare all’algoritmo?

Le cause da attribuire alla perdita di traffico possono essere molte e varie. Alcune compagnie collegano questi cali alla data di qualche aggiornamento dell’algoritmo, pensando che il proprio sito sia stato colpito da Panda, Penguin o Hummingbird. Inutile dire che non è sempre quella la causa del calo di traffico. Una delle ragioni può essere il fatto di non essere mobile-friendly. Negli scorsi post si è ampiamente parlato dell’importanza di avere un sito responsive quindi mobile-friendly. In questo articolo verranno definite altre situazioni che potrebbero far pensare alla causa della propria perdita di traffico. Cosa valutare?

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  1. Revisione dei dati in archivio

Tra gli elementi più sottovalutati ci sono i dati in archivio: infatti, molte aziende non prestano attenzione alle proprie informazioni storiche. Rivederle di tanto in tanto accelererà le analisi e aiuterà a determinare quali parole chiave non hanno avuto i risultati sperati o quali pagine non risultano più tra i primi risultati a causa di diversi motivi: errori tecnici, contenuti datati, carenza di coinvolgimento, esser stati rimpiazzati dai concorrenti etc.

Per verificare se un sito ha perso qualche link di scambio da domini di una certa importanza, si consiglia di rivedere la storia dell’attività dei link. Perdere qualche scambio di link (perché magari un sito è in riparazione o sta migrando) può causare un notevole calo di traffico dal web e la rottura dei link.

  1. Controllo della configurazione delle analisi

Altro errore molto comune è un’errata configurazione dell’analisi o la mancata installazione del codice di tracking ai template delle nuove pagine. Con una campagna SEO focalizzata sulla creazione di contenuti di alta qualità, occorre che il codice di tracking venga sistemato su ogni pagina web accessibile ai motori di ricerca, così da abilitare l’attribuzione del traffico dalla ricerca organica.

  1. I cambiamenti nell’ambiente delle ricerche

Negli ultimi anni l’ambiente delle ricerche è cambiato drasticamente e questo potrebbe essere un fattore determinante. Google infatti ha effettuato cambiamenti che hanno avuto impatti enormi sulle SERP che possono influenzare sia la visibilità che il traffico. Per esempio, ha recentemente iniziato a mostrare tre annunci a pagamento per alcune ricerche mobile che hanno eliminato efficacemente i risultati organici dalla testata, causando un declino nel traffico e il riposizionamento per alcuni brand.
Quando gli elenchi organici sono spinti sotto la testata possono verificarsi dei cali nel traffico organico.

  1. I cambiamenti del sito e i problemi tecnici

Spesso alcuni siti vengono aggiornati senza informare il team che si occupa della campagna SEO. Se i tag o i titoli delle pagine vengono cambiati senza l’approvazione del team SEO, la pagina potrebbe subire un calo drastico nel posizionamento. Quando le strutture degli URL vengono cambiate e le pagine non reindirizzate propriamente, il sito potrebbe perdere moltissimo traffico. Inoltre può capitare che gli sviluppatori possano accidentalmente bloccare l’intero sito o alcune directory del sito dall’essere indicizzato, il che può causare una diminuzione di traffico organico, specialmente in quelle directory ad alto traffico.

  1. Il contenuto del sito

Spesso la ragione principale per la perdita della visibilità va attribuita alla diminuzione di interazione del proprio sito ed occorre dare uno sguardo con occhio critico ai propri contenuti. Sono di alta qualità? Sono d’aiuto, veri ed informativi? Sono rilevanti per le parole chiave per cui si sceglie di competere? A queste domande è necessario rispondere con onestà e cercare di migliorarsi. Se un utente non è abbastanza interessato ad un contenuto, perché dovrebbe esserlo Google?

Conclusione

Se non si sta facendo nulla di ingannevole né si sta cercando di essere più furbi di Google e si hanno contenuti interessanti e utili che incontrano i bisogni degli utenti, sicuramente non ci sarà da preoccuparsi in merito agli aggiornamenti degli algoritmi di Google.
Se, al contrario, si sta effettuando qualcosa di sospetto, se si hanno contenuti poveri e di scarsa qualità, allora si dovrà temere di essere penalizzati da Google, e ciò che ci si può aspettare è un declino nel traffico.

L’algoritmo di Google non è quindi sempre la causa. Seguendo le migliori pratiche, controllando le parole chiave, rivedendo i contenuti delle pagine e investigando sul proprio sito da un punto di vista tecnico aiuterà a riguadagnare traffico e a ottenere più successo con gli utenti nel tempo.

Seo Specialist e Partner di SEOceros.