Se stai iniziando in questo momento è facile che la SEO ti sembri un mondo difficile e complicato. Gli esperti di Google, Bing e gli specialisti SEO hanno pubblicato migliaia di articoli su come vengono classificati i siti web e cosa si può fare per raggiungere i posti più alti delle classifiche dei motori di ricerca. Ogni mossa richiede delle competenze tecniche diverse e, soprattutto, Google tende a cambiare le carte in tavola ogni tot mesi con nuovi aggiornamenti.
Senza addentrarsi troppo in elementi che riguardano la SEO, questo articolo vuole chiarire la natura, lo scopo e le qualità delle strategie.
Molte new entry tendono a porre lo stesso tipo di domande, quindi ecco l’opportunità di fare un po’ di chiarezza con alcune risposte cercando di creare una piccola guida SEO per principianti:
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1. Quanto può costare?
 
Questo dipende dall’approccio che si ha. Se si ha appena cominciato e si è alle basi, si potrebbe anche essere in grado di fare la maggior parte delle cose senza rivolgersi ad un’agenzia competente spendendo 10-20 ore alla settimana (dipende dal tipo di nicchia e dagli obiettivi). In ogni caso, una campagna portata avanti in modo positivo e curata nei minimi dettagli dovrebbe avere un ritorno maggiore rispetto all’investimento: il costo, poi, dipende appunto dal punto di partenza e dal punto di arrivo che ci si prefigge.
 
2. Quanto tempo impiegherà?
 
Ancora una volta, questo varia ampiamente in base al proprio approccio verso la cosa. Se si sta solo scrivendo contenuto una volta alla settimana e si sta investendo il minimo sindacabile, ci potranno volere molti mesi prima di vedere qualche progresso. Più post a settimana, link building regolare e promozione dei contenuti possono aiutare a vedere i risultati in qualche settimana. Più a lungo si procederà con una campagna, migliori saranno i risultati.
 
3. Serve esperienza nella programmazione?
 
Sì e no. Non serve un background riguardante la programmazione per addentrarsi nel mondo della SEO, ma ci sono alcune caratteristiche tecniche (come i file robot.txt e le meta descrizioni) che richiedono un po’ di conoscenza di backend. Per fortuna la maggior parte delle persone può aiutarsi con delle basi o istruzioni passo per passo disponibili anche sul web.
 
4. Come si classifica se Google non pubblica l’algoritmo?
 
Per farla breve: sperimentando. La comunità SEO è ottima a condividere i risultati dei test e gli aneddoti delle fluttuazioni delle classificazioni. Tutti insieme si possono trarre delle conclusioni su quali fattori determinano le classifiche.
 
5. Come scelgo le parole chiave per targettizzare?
 
Di questi tempi l’algoritmo di ricerca di basa più sulla ricerca semantica (ovvero sul capire e soddisfare l’intento dell’utente). Le parole chiave che definiscano gli argomenti trattati possono essere scelte osservando cosa scrivono i clienti per ricercare un determinato prodotto, consultando le domande dei clienti in merito, i trending topic e ogni zona non coperta dai propri concorrenti.
 
6. Come so se sto esagerando con le parole chiave?
 
Quello che viene chiamato “keyword stuffing” in inglese non è altro che un’esagerazione di parole chiave presenti su una pagina o su un sito, oppure l’inserire parole chiave non molto attinenti al contesto. Quando si sta “sforzando” una parola chiave per un contenuto, è lì che si comprende l’esagerazione. Se si legge la frase e questa suona bizzarra, è lì che ci si deve fermare. È semplicemente un metodo che non paga, perché negativo sia per la SEO che per l’utente che legge.
 
7. Quali fattori potrebbero farmi penalizzare da Google?
 
Spesso il concetto di “blacklist” di Google viene incompreso. Gli spostamenti delle classifiche sono normali, e ciò non significa che si sia stati penalizzati da Google. Ciò che può davvero danneggiare sono gli spam, le pratiche illegali e qualche tecnica che sicuramente non si considererà come prima idea. In ogni caso, sono molti gli articoli che consigliano cosa evitare per non essere penalizzati da Google!
 
8. Il link building è pericoloso?
 
No, se viene fatto in modo corretto. Se si postano link ovunque, sì, il link building può portare a delle penalizzazioni poiché viene visto come spam. Se invece si scelgono sempre delle buone fonti per rimediare i link, si utilizza correttamente e si considerano delle diverse strategie, non creerà danni.
 
9. Cosa si intente per “SEO locale”?
 
Con questo termine viene indicato il processo di classificazione per le ricerche svolte in determinate aree geografiche, separatamente dai risultati di ricerca a livello nazionale. In questo contesto vengono comunque utilizzate la maggior parte delle tecniche valide anche per la SEO a livello nazionale, come il creare l’autorevolezza di un dominio, i link inbound, il contenuto online ma con un paio di extra, come ad esempio le recensioni. È un mercato molto meno competitivo ed è importantissimo per i clienti, che prima di affidarsi ad un brand tendono ad accertarsi della sua professionalità tramite il sito e le recensioni.
 
 
Queste sono le domande più generiche che chi inizia ad approcciarsi alla SEO, solitamente, pone. Ovviamente non ci sono guide generiche che aiutino ad avere la supremazia totale del web ma scavando nei meandri del web, cercando e imparando piano piano non si avranno certo problemi ad approcciarsi a questo fantastico mondo dell’ottimizzazione web. Crescendo e informandosi sempre di più si avranno le competenze per gestire anche una campagna di grande importanza e che richiederà molto impegno e dedizione senza alcun timore.

Seo Specialist e Partner di SEOceros.