Ci sono molti errori che i marketers possono commettere, ma alcuni possono essere più gravi poiché coinvolgono denaro, ad esempio quelli del Pay Per Click all’interno dell’account personale. Ma quali sono? Uno tra questi è l’abbondanza, e in questo articolo verrà spiegato perché è una nota negativa nel PPC.

Cosa significa?

L’abbondanza è intesa generalmente come consumo esagerato di qualcosa: nel mondo del Pay Per Click viene invece intesa come materiale disorganizzato e troppo “riempito”, ma come capire quando tutto ciò supera i limiti? Ci sono diversi segnali da considerare: i gruppi di pubblicità arricchiti con troppe parole chiave o l’account che ha talmente troppe campagne e gruppi pubblicitari che non riesce più ad essere ottimizzato.
Tutto ciò costituisce un problema per diverse ragioni: prima di tutto, la maggioranza delle parole chiave troppo popolari non apportano cambiamenti notevoli; in secondo luogo, rendono difficoltosa l’ottimizzazione generale dell’account. Ma ben peggiore è un account pieno di campagne e gruppi pubblicitari, il cui budget si riduce sempre di più eliminando la possibilità di focalizzarsi sulle parole chiave migliori e campagne che vale la pena di seguire.

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La soluzione: rinnovo per l’account Pay Per Click

Prima di dover dimenticarsi dell’account PPC, ci sono alcune soluzioni che valgono la pena di essere considerate: eccone tre!

#1: Ristrutturare l’account

Se non si è sicuri di come è strutturato il proprio account, o se si sta utilizzando l’account di una terza persona che magari non ha avuto successo nelle campagne, la ristrutturazione è la prima scelta. Anche se si reimposta l’account allo stato iniziale, l’ideale è strutturare l’account in modo che risulti redditizio.

#2: Cancellare la spazzatura

Spesso le parole chiave, se non sono scelte in modo molto accurate e selettivo, non portano a nulla: riempiono soltanto spazio senza rendere in alcun modo. Se anche l’account in questione è simile, è bene cancellare lo scompiglio che si è venuto a creare. Come scegliere? Valutando in base alle impressioni, e determinando quali sono le parole chiave che non agevolano in alcun modo all’account. È importante focalizzarsi su quelle parole chiave che rendono correttamente e che suggeriscono nuove idee: quelle sono utili e sono importanti per l’account.

#3: Utilizzare la strategia “peel and stick”

Lo strategist Perry Marshall ha coniato l’espressione “peel and stick” (“rimuovere e attaccare”) molto tempo fa, utilizzando il motto come strategia quando qualcuno decide di eliminare le parole chiave meno performanti e le riporta in gruppi pubblicitari separati.
Prendendo spunto dalla strategia descritta, un altro modo per ridurre l’abbondanza delle parole chiave è quello di raggruppare quelle di qualità e inserirle in campagne importanti, per creare pubblicità e landing pages di qualità.