5 plug-in di WordPress che aiutano un sito a ottenere più traffico in entrata

Parlando del proprio sito web, chiunque vorrebbe trarre vantaggio dalle tecnologie che aiutano a massimizzare i propri sforzi e che facciano ottenere al proprio portale sempre più traffico in entrata. Cosa fare per aumentare il flusso di traffico, oltre a creare continuamente contenuto?

Alcuni plug-in di WordPress possono aiutare a ottimizzare, promuovere e verificare il proprio sito per aumentare il tanto ambito traffico. In particolare, i cinque elencati qui sotto.

plugin

1.  Sharebar

Sharebar è un plug-in di WordPress molto semplice da installare, che si sincronizza con i social media più importanti, così che la condivisione dei contenuti risulti più semplice. La Sharebar indirizza gli articoli o le pagine di un sito al social media di un utente, creando una connessione tra il sito e l’account dello stesso. In questo modo viene incrementata l’esposizione di un contenuto mediante la condivisione organica, che è un’ottima mossa non solo per il traffico ma anche per le classificazioni SEO.
Ovviamente si possono scegliere quali social media si vuol rendere disponibili sulla barra: Sharebar mostra quelle piattaforme proprio a lato del post.

2. WP to Twitter

Twitter è un ottimo social network per rendere i contenuti virali. WP to Twitter è simile a Sharebar, semplicemente crea un post automatico del contenuto sul proprio account di Twitter. Non ci sarà più bisogno di copiare link e cercare di incollarli in un tweet efficace, questo plug-in lo farà automaticamente ogni volta che si pubblicherà un nuovo contenuto.
Si possono creare in anticipo dei template personalizzabili e successivamente ci penserà il plug-in a ripeterlo per ogni nuovo post. WP to Twitter offre anche un widget nella barra a lato che consente al sito di mostrare tutti i tweet recenti; inoltre, accorcerà automaticamente gli URL dei post.

3. SumoMe

Sumome.com offre una quantità enorme di plugin sia gratis che a pagamento, che possono davvero aiutare un a crescere in modo esponenziale. Offre opzioni come HeatMap, che mostra dove è focalizzato geograficamente la maggior parte del traffico in entrata, offrendo delle visioni generali sui luoghi in cui le persone cliccano sul sito. Ci sono inoltre strumenti come Opt-in-bar, che fa comparire un pop up per le sottoscrizioni basandosi sui criteri che vengono programmati.
Tutti i servizi offerti sono ben sviluppati, incredibilmente semplici da utilizzare e oltre a lavorare bene su WordPress, funzionano in modo ottimale anche su altri tipi di piattaforme.

4. All in One SEO Pack

Aumentare la SEO aiuterà il proprio sito a classificarsi meglio nei risultati di ricerca, e avere un’alta classificazione significa che il sito verrà mostrato in più risultati della ricerca, il che aiuta molto la crescita del traffico. Più si è facilmente reperibili, più traffico continuerà ad arrivare.
All in One SEO Pack  è un grande plug-in che aggiunge automaticamente i campi e i tag di cui si ha bisogno su ogni pagina. Questo strumento ottimizza i titoli per Google e per altri motori di ricerca e genera automaticamente meta-tag per ogni post. Aiuta inoltre a setacciare il contenuto per evitare di duplicare i post, che potrebbe compromettere le classificazioni SEO.

5. Facebook Comments

I post che hanno molti commenti sono un fattore positivo sia per la community del proprio sito sia per la SEO. Utilizzando il plug-in Facebook Comments, si consente agli utenti di commentare via Facebook il post in modo molto semplice. I lettori non solo possono commentare sul sito loggandosi su Facebook, ma una volta collegati possono condividere facilmente i contenuti in un’esperienza senza interruzioni.

I plug-in sono degli ottimi strumenti per far crescere un sito web: è importante identificare i migliori e farne uso cercando di ampliare le proprie possibilità di espansione nel web. Questi cinque sono tra i migliori per uno sviluppo ottimale dei siti WordPress, provare per credere.

Perché avere un sito web responsive è così importante?

Si è tutti ossessionati dalla risposta istantanea di un sito web. In un mondo pieno di dispositivi che accedono ad Internet con il tocco di un bottone o di un dito, si è diventati tutti più dipendenti dalla connessione veloce e dai siti web reattivi. Se un sito web non carica in modo appropriato su uno smartphone o un tablet, se ne cerca immediatamente un altro che lo faccia.

Un sito web responsive ha una connotazione diversa rispetto a quella a cui si può pensare. Quando si pensa alla reattività, spesso si pensa solo al buon funzionamento. Ci sono molti siti che funzionano correttamente su smartphone e tablet, ma per qualche ragione non si adattano ad uno schermo ridotto. Il che può velocemente diventare fastidioso, quando un utente deve scrollare su e giù, a destra e a sinistra per leggere il contenuto completo del sito.

Una pagina web è considerata responsive, ovvero “reattiva”, quando si adatta automaticamente allo schermo, indipendentemente da quale dispositivo si stia utilizzando per visitarlo. Ciò significa che non ci si deve preoccupare per lo sviluppo dei siti che funzionino su diversi tipi di dispositivi, perché è sempre un plus!

responsive

Il pensiero di Google

A volte è importante ricordarsi che Google detiene più del 65% dello share di mercato. Quindi, sebbene possa non piacere esser condotti dai capricci di una singola compagnia, il fatto è che sanno di cosa parlano quando si tratta di esperienza dell’utente. E se dicono di preferire un tipo di sito piuttosto che un altro, è necessario seguire i consigli. E hanno detto palesemente di preferire i siti web responsive.
Per essere un po’ più tecnici, Google descrive questo tipo di design “un setup in cui il server manda sempre lo stesso codice HTML a tutti i dispositivi e il CSS è utilizzato per alterare l’esecuzione della pagina sul dispositivo usando le query dei media”. In altre parole, Google non vuole dover indicare due siti quando può focalizzarsi su uno solo.

Google preferisce questo setup rispetto ad altri perché rende più semplice per i propri bots il controllo dei siti, l’indicizzazione e l’organizzazione di ciò che si trova online. Tutto questo perché il sito avrà un solo url e lo stesso codice HTML. Se si avrà la versione desktop e la versione mobile del proprio sito web, ci saranno diversi URL e HTML, il che significa più lavoro per i Googlebots.

Google e SEO

Un design responsive è importante anche per la SEO. Google ha recentemente stanziato tra i fattori principali di un sito l’esperienza dell’utente. Un singolo URL aiuta gli utenti a condividere il sito più facilmente, mediante i canali social media. Se non si utilizza un design responsive, un utente che utilizza dispositivi mobili potrebbe condividere un link che gli utenti che utilizzano il desktop potrebbero aprire, trovando una versione variata del sito, che crea disturbo all’utente stesso. Lo stesso accade, ovviamente, quando un utente che usufruisce del desktop condivide il link di un sito non responsive, che appare ottimale dal desktop ma non dai dispositivi mobili.

Le classifiche SEO possono migliorare il sito creando una versione per una migliore esperienza dell’utente, senza dover considerare i dispositivi utilizzati.

Conversione

A cosa serve portare gli utenti sul proprio sito, se questi non convertono la visita in un acquisto reale? Una cosa di cui ci si deve assicurare è, oltre alla reattività, il fatto che il sito sia costruito per guidare gli utenti alla conversione. Se un utente sta avendo problemi navigando nel sito, è meno probabile che acquisti qualcosa. Se la navigazione risulta difficoltosa, è quasi ovvio che non avvenga la conversione. Il design responsive può aiutare ad ottenere un tasso di conversione maggiore perché crea un ambiente più semplice di browsing, non importa cosa gli utenti utilizzino per navigare o dove si trovino.

Semplicità nella gestione

Si è parlato molto di offrire una buona esperienza dell’utente, ma che dire della gestione del sito? Molto importante è anche rendere le cose più semplici da gestire, per tenerle aggiornate e per assicurarsi di non uscire dai trend.
Se si hanno due URL differenti, per la versione mobile e per la versione desktop, si necessiteranno due campagne SEO diverse. Avendo un sito web dalle pagine design-responsive ci sarà meno lavoro per il team di sviluppo. Quindi, meno costi effettivi per la campagna.

Fare ciò che è meglio fare

Alla fine, ogni decisione che si fa deve avere un effetto positivo per il proprio business, per il team e per i clienti. Le ragioni sono tutte scritte qui sopra! L’utilizzo del mobile sta aumentando, le persone sono più felici quando utilizzano siti più rapidi e Google raccomanda i siti dal design responsive.

 

Un design responsive può fare davvero la differenza nella performance di un sito, e con un po’ di lavoro se ne possono trarre soltanto benefici.

Ricetta SEO per i siti Joomla

L’obiettivo dei siti web Joomla non è differente da quello di altri tipi di siti: essere ricercati il più velocemente e nel modo più semplice possibile dal proprio target, essendo classificati, nei risultati di ricerca, nel modo migliore possibile (possibilmente nella parte superiore della prima pagina!).

La SEO regna ancora sovrana come la soluzione principale per l’ottenere una posizione a inizio pagina nei motori di ricerca. Ma cosa cambia nella classificazione di un sito Joomla?

Ecco alcune chicche per l’ottimizzazione di un sito web con base su Joomla:

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  1. Sviluppare URL SEO-friendly, quindi brevi, leggibili, che includano parole chiave per un’indicizzazione più rapida
  2. Utilizzare titoli unici per ogni pagina, che non superino i 60 caratteri l’uno
  3. Inserire correttamente un tag H1 all’interno del proprio sito per aiutare il processo di indicizzazione, che Google reputa un fattore di successo per la SEO
  4. Incorporare una meta description convincente ed originale per ogni pagina del proprio sito Joomla, che sia di 160 caratteri o meno (inclusi gli spazi e la punteggiatura)
  5. Aggiungere i tag ‘alt’ ad ogni immagine che si utilizza sul proprio sito, in modo che i visitatori che non riescono a vedere le immagini, sanno cosa si perdono. I tag ‘alt’ dovrebbero essere tra le 4 e le 8 parole, che comprendano una parola chiave
  6. Essere prudenti con l’uso delle parole chiave! Inserirne dalle 3 alle 5 parole per ogni pagina. I motori di ricerca non tollerano il riempimento eccessivo di parole chiave
  7. Non dimenticarsi di ottimizzare l’anchor text con le parole chiave che descrivono il contenuto, piuttosto che utilizzare frasi come “clicca qui”
  8. Utilizzare link interni ed esterni quando possibile, ma allo stesso tempo, minimizzare il numero di link esterni: troppi potrebbero abbattere l’obiettivo della tattiche SEO
  9. Creare continuamente contenuto informativo, così da renderlo interessante per i blogger e per altri specialisti che visiteranno il blog
  10. Utilizzare del tempo creando una mappa del sito efficiente, che aiuti ad indicizzare. In questo modo si aiutano anche i motori di ricerca a comprendere com’è strutturato il proprio sito web e come si accede alle diverse sezioni
  11. Usare a proprio vantaggio la Joomla Extensions Directory per le estensioni di Joomla e i plugin relative alla SEO, tra cui: SH404SEF che aiuta a evitare di duplicare il contenuto; X-Map per creare la mappa del sito menzionata in precedenza; SEO GENERATOR che genera automaticamente una descrizione di ogni articolo e parola chiave; SEOSIMPLE che utilizza il testo di ogni pagina e lo valorizza per il tag della meta description; infine, EASY FRONTED SEO, che è l’enstensione SEO di Joomla che permette di controllare manualmente e automaticamente tutti i metadata
  12. Aggiungere il Google Webmaster Tool alla lista degli ingredienti, poiché questo strumento migliora tutto il lavoro della SEO che si sta svolgendo per il sito, tra cui mostrare gli errori nel sito, impostare i valori predefiniti del sito, gestire i link e analizzare le meta description
  13. Indicizzare le immagini ottimizzando il file Robots.txt, che rende il proprio sito ancora più SEO-friendly, perché si fa in modo di mostrare altro contenuto rilevante sul proprio portale
  14. Non utilizzare Flash o contenuto duplicato sul sito Joomla, perché sono cattivi elementi per il risultato SEO
  15. Inserirsi nelle community e forum Joomla per ulteriore assistenza con le migliori pratiche SEO e per tenere il passo con gli ultimi plug-in ed estensioni dirette al miglioramento dell’ottimizzazione del sito

Combinare a piacere tutti questi ingredienti, assicurandosi che siano di gradimento per gli utenti che visiteranno il sito!

7 modi per rendere un sito mobile-friendly e scalare le classifiche di Google

Con più utenti che utilizzano piattaforme mobile per svolgere le loro attività quotidiane accedendo a Internet, i website designer sono ora obbligati a rendere le loro pagine web mobile friendly.

Tutto questo non è stato mai così necessario come lo è ora, dal momento che Google ha annunciato che cambierà l’algoritmo di ricerca per i dispositivi mobili e che proprio questo classificherà in modo migliore i siti mobile friendly.

Le pagine web desktop-friendly sono solitamente designate per schermi più ampi con un click del mouse più preciso, mentre le pagine web per i dispositivi mobili hanno la necessità di essere ridotti per schermi più piccoli e tocchi di dita più indefiniti.

Ecco 7 modi per rendere il proprio sito mobile friendly:

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  1. Controllare quanto un sito è “mobile-friendly”. Google offre due strumenti semplici da utilizzare che facilitano il test per la compatibilità mobile di un sito: uno è Mobile Usability Report, che può essere inserito nel proprio Google Webmaster Tools; l’altro è Mobile-Friendly Test che funziona sull’URL di una pagina specifica.

Questi due strumenti aiutano a capire quanto è già mobile-friendly un sito e dove servono modifiche.

  1. Ottimizzare il sito per tutti utenti dei dispositivi mobili. La maggior parte dei tablet misurano 25 cm in diagonale, mentre gli smartphone circa 10. Un semplice zoom-out rende unicamente il testo illeggibile il finger-tapping
  2. L’intero layout della pagina potrebbe dover cambiare, rimuovendo alcune sidebar e immagini non necessarie, sostituendole con immagini di dimensione ridotta, aumentando la dimensione del font e inserendo contenuto in widget espandibili.
  3. Tracciare e fare rapporto dei trend delle parole chiave e delle classifiche attraverso diversi dispositivi quali desktop, tablet, smartphone, in termini di risultati globali e locali.
  4. Analizzare dove si è posizionati in termini di classifiche rispetto a siti concorrenti, e applicare le proprie tecniche di personalizzazione per incrementare la propria posizione.
  5. In caso di ottimizzazione mobile, assicurarsi che si faccia uso di abbastanza spazio con cura e cautela. Inoltre, assicurarsi di trarre vantaggio dai font standard e fare uso di due set di linee guida di CSS per il proprio font personalizzato.
  6. Inoltre, si può provare a impostare la dimensione delle immagini al 100%, in modo che vengano immediatamente ridimensionate in caso che appaiano troppo grandi per uno smartphone.

Semplicemente bisogna creare un sito per gli utenti che utilizzano i dispositivi mobili, seguendo le regole pratiche di Google nell’uso delle parole chiave e utilizzare un layout per le pagine web semplice e diretto.
È importante tenere a mente che un sito mobile ben pensato può rendere molto più semplice, per gli utenti, cercare ciò di cui hanno bisogno, incrementando ovviamente il traffico per la propria pagina.

Confronto tra Magento e WordPress per sviluppatori di E-Commerce

Se ultimamente si sta gestendo un sito web e cercando di integrare alcune funzionalità di e-commerce al suo interno per accrescere il proprio business, ci si potrebbe confondere con le due soluzioni più celebri: Magento e WordPress.
Se si ha avuta un po’ di esperienza lavorando con WordPress, la complessità di Magento potrebbe sembrare abbastanza scoraggiante, a confronto.

In questo articolo, si evidenzia il perché Magento è il favorito per lo sviluppo di e-commerce, e si trovano anche alcuni consigli su come usarlo in modo eccellente così come si fa con WordPress.

Dall’esterno, entrambe le piattaforme appaiono più o meno simili. Entrambe sono personalizzabili, SEO friendly, possono essere a tema e hanno una forte comunità di supporto online. Entrambi sono CMSs (content management systems) e permettono di aggiungere, modificare e gestire i propri contenuti nel modo più semplice ed efficace. Comunque, le differenze stanno nello scopo principale.

WordPress

WordPress è una piattaforma di blogging open source. Più di 60 milioni di siti web, o il 17% dei siti in generale, sono gestiti da WordPress. Anche siti come eBay, che possiede Magento, usa WordPress per i propri blog. Oltre ad essere ‘user-friendly’, è anche famoso per fornire un’architettura semplice da integrare e per la personalizzazione dei template.

Magento 

Magento, proprio come WordPress, è basato su una tecnologia open source. È una piattaforma di e-commerce che ha caratteristiche che hanno reso fedeli 150.000 e più proprietari di negozi online, inclusi alcuni dei marchi più importanti al mondo, spaziando da piccole aziende a grandi realtà multinazionali.
Magento offre un livello molto alto di personalizzazione e di funzionalità, che rende possibile  ai commercianti  la creazione della propria azienda online,  in base ai loro bisogni aziendali, e fornisce ricche caratteristiche come il multi-store management, la creazione di report, il mobile commerce, marketing, ottimizzazione dei motori di ricerca e altri strumenti di management della vendita via internet.

Identificare lo scopo di un sito

Scegliere uno dei due, in genere dipende dallo scopo di un sito. Sebbene entrambe le piattaforme siano Content Management System, è abbastanza chiaro che Magento è stato costruito apposta per l’e-commerce, mentre WordPress si usa fondamentalmente per contenuti editoriali e per creare siti informativi. La funzionalità di Magento, in generale, è orientata verso una struttura di business di vendita online.
Se l’obiettivo è vendere un grande numero di prodotti online, usare Magento è altamente consigliato. Invece, se ciò che si vuole è semplicemente creare un sito web per postare contenuto informativo, o non si punta a vendere più di una certa quantità di prodotti online, allora WordPress potrebbe essere la soluzione più adatta.

Comunque, la funzionalità dei plug in e-commerce di WordPress è limitata. Se vorresti integrare diversi metodi di spedizione o di pagamento, WordPress potrebbe non permetterti di farlo. Mentre nel Pannello Admin di Magento si troveranno le varie funzionalità dell’e-commerce, come: l’incorporamento dei pagamenti, i metodi di consegna, l’inventario di magazzino, il management dei prezzi, l’evasione degli ordini, etc.
Inoltre Magento è più sicuro di WordPress. Se si vuole vedere il proprio business che si sviluppa, allora Magento è da considerarsi la prima scelta.

Differenze nello sviluppo

Appena si comincia lo sviluppo, le differenze tra WordPress e Magento si faranno rilevanti. Se si ha lavorato in precedenza con WordPress, Magento potrebbe sembrare difficile da imparare a causa delle differenze della terminologia e nelle applicazioni. Comunque, imparare ad utilizzare Magento è più semplice se si realizzano le similitudini tra le due piattaforme, dopotutto sono entrambe Content Management Systems.

Template

WordPress è costituito da diverse pagine e post  modificabili. Quando si sviluppano i file dei template, vengono messi a disposizione molteplici funzioni per variare i post e le pagine. Inoltre, è possibile creare file di template custom da applicare alle singole pagine.

Magento, d’altro canto, funziona pressappoco come WordPress. Qualcosa che su WordPress si può creare con pochi click, ha bisogno di esser creato allo stesso modo su Magento, solo con delle pratiche stilistiche più schematiche. Per esempio, su Magento non si possono impostare ulteriori pagine CMS di template semplicemente creando un file template, ma si devono creare anche nuovi modulo che aggiornino la lista di template disponibili.

Blocchi CMS statici

I blocchi CMS statici sulle funzioni di Magento, sono una specie di combinazione di post e widget su WordPress, e sono richiesti per introdurre testi e immagini su una pagina CMS o in un template. Essi si comportano come i widget su WordPress, che gestisce gli elementi strutturali e i design sui template. Inoltre, bisogna notare che anche Magento offre i propri widget, che forniscono un livello più alto di funzionalità rispetto a StaticBlocks.

La differenza principale tra i due è che la programmazione contenuta su WordPress è basata su un set di script PHP, mentre Magento funziona grazie al concept object-oriented, e coinvolge un numero di file e cartelle.
Peraltro, WordPress ha un accordo di nomenclatura unica, e la maggior parte dei file sono contenuti nella stessa cartella, mentre su Magento diversi file e cartelle hanno lo stesso nome.

Una robusta soluzione per l’E-commerce

È chiaro che Magento è considerata la piattaforma più efficiente e raccomandata in alternativa ai plug-in di WordPress, se si vogliono promuovere le vendite dei propri affari. Una volta che si integra Magento al proprio business, si noteranno alti benefici proprio per le funzionalità che questa piattaforma offre, rendendo la soluzione e-commerce solida.