2017: ecco le tendenze in ambito Email Marketing

Molti dicono che l’email marketing come strumento di comunicazione tra aziende e clienti sia ormai morto, altri credono in un prossimo futuro fatto di Instant Message via Whatsapp  e Facebook Messanger. Eppure la tendenza del 2017 che sta per arrivare è proprio l’esplosione dell’email marketing.

Email Marketing 2017 SEOceros

Protagonisti di questa rivoluzione sono i big data, quella mole di dati che ognuno di noi lascia nelle mani di analisti e informatici quando naviga su un sito web e che a partire dai nostri click descrivono chi siamo, quanti anni abbiamo, dove viviamo e cosa stiamo cercando. Uno scenario spaventoso, ma non preoccupiamoci in quanto questi dati permetteranno poi a Google, Facebook e altre piattaforme di migliorare la nostra esperienza sul web.

Prendiamo il caso più noto di email marketing: la newsletter che spiega molto bene questo concetto. Nella nostra casella email infatti arriva la mail di Zalando che sembra conoscere nel dettaglio i nostri gusti in fatto di moda oppure la mail del fan club che ci fa gli auguri per il compleanno. Ancora notiamo come Buzzfeed sa bene quali sono i video che ci interessano e Facebook le pagine da cui preferiamo ricevere gli aggiornamenti. Tutto questo è possibile grazie ai dati da noi concessi durante la navigazione online.

Tornando ai trend del 2017 vediamo come l’email marketing giocherà un ruolo decisivo nella comunicazione tra clienti e aziende e si caratterizzerà per un’evoluzione che lo porterà ad essere sempre più personalizzato, interattivo e collegato agli altri canali di marketing.

Email marketing personalizzato

Grazie ai big data e alla mole di dati che ognuno di noi lascia ogni giorno online, la newsletter del futuro sembrerà rivolta proprio a noi e solo a noi, chiamandoci per nome e conoscendo nei dettagli i nostri gusti ed esigenze per mandarci l’offerta giusta al momento giusto.

Email marketing interattivo

Si assisterà al progressivo abbandono della comunicazione uni personale – la newsletter che ci comunica qualcosa – per assistere a un’evoluzione bidirezionale della newsletter: potremo fare domande e ottenere risposte su un prodotto, prenotare la cena via chat, ottenere sconti vincendo ai giochi online. Gli automatismi online saranno protagonisti nell’analisi di gusti, bisogni e richieste del potenziale cliente.

Email collegata agli altri canali di marketing

L’esperienza online diventerà ancor più omnicanale assicurando una sensazione di continuità e benessere data dalla relazione tra newsletter, profili social, sito web aziendale. La newsletter ci suggerirà quali sono i prodotti più richiesti dai nostri amici su Facebook e un post su Pinterest ci avvertirà di quando quel bel mobile Ikea sarà sul mercato per acquistarlo online.

Email marketing ricco di video

Saranno proprio loro, i brevi video, a comunicarsi la nuova linea autunno/inverno, l’offerta telefonica più adatta a noi o la vacanza ideale. Il 2017 si prevede come l’anno in cui esploderanno i video, per cui tenetevo pronti.

Email marketing relazionale

Sarà un avatar che si presenterà come vera e propria amica e guida agli acquisti la principale novità dell’email marketing del 2017 che punterà a costruire una relazione di fiducia tra azienda e potenziale cliente sempre più simile a quella reale.

Concludendo quindi il 2017 vedrà una vera e propria rivoluzione nell’email marketing che porterà alla creazione di newsletter e altre forme di comunicazione sempre più personalizzate e interattive e basate sui big data, che ogni azienda deve imparare a raccogliere, analizzare ed utilizzare per restare competitiva sul mercato.

Email marketing: alcuni consigli per ottenere di più dalle tue email

Oggi la maggior parte delle comunicazioni passa attraverso le email che non solo non sono state soppiantate dalla messaggistica istantanea ma sono più vive che mai. Ecco dunque perché è importante strutturare una strategia di email marketing, considerata dal 67% dei marketers uno strumento strategico per raggiungere gli obiettivi.

L’email infatti è un canale di comunicazione flessibile e universale e oggi la nuova generazione di utenti ha la possibilità di leggere le email da smartphone e tablet in ogni momento della giornata e in ogni luogo. Email che non sta morendo ma si sta evolvendo e che quindi non può mancare nella tua strategia di web marketing. Per questo in questo post e in quello che seguirà la settimana prossima riassumiamo i primi 10 consigli per una strategia di email marketing vincente, dalla costruzione della lista alla generazione dei profitti.

  1. La strategia di acquisizione contatti

Per ogni azienda la crescita del pubblico è una priorità, pertanto il nostro consiglio è analizzare i luoghi in cui i clienti parlano del tuo brand e presidiarli con gli strumenti  e le tecniche più aggiornate. Presta particolare attenzione all’ottimizzazione dei form per il canale mobile, rendendo la compilazione rapida e semplice per non perdere l’iscritto.

  1. Ottimizza la tua email per il cellulare

Le statistiche dicono che se non riesce a leggerla dallo smrtphone il 63% delle persone cancella immediatamente l’email ed è quindi fondamentale offrire un’elegante esperienza mobile fin da primi momenti del contatto, magari con un messaggio di benvenuto perfettamente ottimizzato.

  1. Informazioni pertinenti

La tua comunicazione deve essere pertinente e in linea con tutte le altre forme di comunicazione da te utilizzate e soprattutto il nostro consiglio è quello di segmentare il target per migliorare l’esperienza del lettore. Contemporaneamente puoi utilizzare la funzione di geotargeting sui social media, prestando attenzione a non diventare estremamente promozionale e dedicando email specifiche alle offerte speciali.

Questi sono i primi 3 consigli per una startegia di email marketing davvero efficace, continua a seguire il blog di SEOceros: la prossima settimana completeremo l’analisi dell’email marketing con gli altri 7 consigli per rendere questo strumento davvero strategico per la tua azienda.

Landing page che converte: mission (im)possible

Alla base della maggior parte delle azioni di web marketing troviamo la necessità per l’azienda e il libero professionista di creare una landing page che converte e purtroppo non basta essere dei bravissimi web designer per raggiungere l’obiettivo.

Credo che saper realizzare una landing page che converte sia oggi alla base della strategia di web marketing di ogni azienda, dal lavoratore autonomo alla multinazionale e pur trattandosi di un tema davvero vasto e complesso, oggi ho deciso di lasciarvi 5 consigli gratuiti per una landing page che converte davvero.

1# Call to action

Il pulsante iscriviti, scarica, prenota deve essere subito e facilmente individuabile dall’utente che sta navigando sulla pagina e non va relegato esclusivamente sul fondo dopo la descrizione dell’offerta. Ormai è abituale per gli utenti essere invitati a interagire con la pagina anche in alto e se davvero interessati scorreranno solo in un secondo momento tutte le informazioni sul prodotto e servizio da voi proposto.

#2 Posizionare i contenuti

La landing page vincente svela il suo contenuto a piccole dosi, posizionando quello più importante nella parte centrale della pagina dopo un’introduzione che ha l’obiettivo di attirare l’attenzione e generare interesse. Non è affatto vero infatti che l’utente non fa la fatica di scrollare la pagina se ingolosito con un testo attraente: lo facciamo tutti migliaia di volte al giorno anche da smartphone e tablet. Dagli studi emerge inoltre come la parte centrale del testo sia quella che converte di più.

#3 Sperimentare

La landing page che converte nasce da infiniti A/B test di contenuti, immagini, pulsanti. Sappiate che nella creazione dei contenuti per il web non si è mai arrivati e tutto può essere migliorato per incrementare visibilità, interazioni e quindi conversioni (acquisizione di contatti e vendite).

#4 Studiare ogni parola

Un consiglio particolarmente valido per la definizione della call to action, che sarà sicuramente più efficace se supportata da avverbi o incentivi all’azione. Si può andare molto oltre il solito “Acquista di più” o “Scarica adesso”, basta lasciar correre la fantasia e unire un po’ di buon senso.

#5 Definire un’offerta chiara

La vostra offerta e la vostra landing page devono corrispondere esattamente a quello che l’utente ha cercato per arrivarci e al testo dell’annuncio sponsorizzato sul web, motori di ricerca e social media in particolare. Chiarire fin da subito di cosa tratta la vostra landing page vi permetterà di contenere i costi dati da click inutili e aumenterà la soddisfazione del visitatore. Inoltre è bene richiamare fin dall’inserzione i colori e i font della landing page per creare un collegamento immediato tra l’annuncio e la pagina d’atterraggio.

Concludo ricordandovi che ogni azienda ha una storia a se stante, caratteristiche e personalità univoche che devono emergere immediatamente per conquistare il lettore e trasformarlo in cliente. Ultimissimo consiglio: scrivete per chi vi legge e dimenticate per un momento le regole della SEO, ottimizzando il vostro contenuto solo in un secondo momento. Sarete più naturali e avrete in mano le chiavi per realizzare una landing page che converte davvero.

Come strutturare una strategia di web marketing? Ecco qualche consiglio per raggiungere gli obiettivi.

Con l’anno nuovo che sta per arrivare le aziende iniziano a pensare alla realizzazione della strategia di web marketing per il 2017, definendo gli obiettivi da raggiungere nel breve, medio e lungo periodo. Ma soprattutto si sviluppano nuove collaborazioni con agenzie e consulenti di web marketing e l’imprenditore deve essere in gradi di distinguere i fatti dalle opinioni. (altro…)

Come riconoscere una agenzia SEO professionale

Riuscire ad identificare la professionalità di una agenzia SEO non è così semplice, anche perché vi sono così tante sfaccettature del concetto di “campagna SEO tradizionale” che è quasi impossibile identificarne una basilare. E trovare le differenze tra un’azienda mediocre e un’ottima azienda nel mondo della SEO non è un’impresa semplice, soprattutto se non si sa nulla in merito diventa ancora più complicato capire se l’azienda assunta sta svolgendo o meno un buon lavoro.

Se avete assunto un’azienda e ci si sta chiedendo se il lavoro che sta facendo va bene per il vostro business, in questo articolo troverete una piccola guida che potrà aiutarvi a farvi un’idea più chiara su ciò che un’azienda che si occupa di SEO dovrebbe assolutamente fare.
Se uno o più di questi punti si rilevano veri, forse è ora di cercare un’altra agenzia.

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  1. Non si notano i progressi. – A scanso di equivoci chiariremo che nel mondo della SEO, la parola “progresso” è piuttosto discutibile e che durante i primi mesi di assunzione è normale non vedere nessun risultato, o comunque scarsi progressi. Ovviamente il successo, per essere duraturo, deve essere costruito grazie ad un lavoro minuzioso ed impegnativo che richiede tempo per essere svolto; di conseguenza, anche i primi segnali si mostreranno dopo qualche tempo. In ogni caso, se dopo qualche mese non si nota alcun cambiamento positivo in termini di posizionamenti, autorità e traffico in entrata, forse è il caso di comunicare seriamente con l’agenzia. Chiaramente non si parla di due o tre mesi, ma di molto più tempo: allora sì che sarà il momento di considerare un cambiamento.
  2. Non cambia mai nulla. – La SEO non rimane mai la stessa per molto tempo. C’è sempre qualche aggiornamento dei motori di ricerca, un nuovo trend o qualche nuova tecnologia da utilizzare per competere. Una buona agenzia prende nota di questi cambiamenti e aggiorna le proprie strategie per andare incontro ad essi. Anche la consistenza è qualcosa di importante: se la propria agenzia non ha mai proposto qualche aggiornamento alle strategie correnti, c’è qualcosa che non funziona. E in quel caso, la cosa migliore è cercare un’agenzia che stia al passo con i tempi e che segua il cliente in modo professionale.
  3. Vengono creati link inbound di scarsa qualità. – Il link building è una delle tecniche più difficili da attuare in una campagna SEO e probabilmente anche la più importante. La qualità dei link può aumentare o ridurre l’efficacia di una campagna SEO, e l’integrità dei link è uno degli indicatori più importanti della qualità di un’agenzia. Questo perché i link di scarsa qualità sono facili da creare e sono molto economici, mentre i link di una certa rilevanza richiedono un investimento ben più corposo, un lavoro molto più professionale e uno sforzo maggiore. I link di buona qualità si riconoscono perché sono contestualmente appropriati, appaiono nelle ricerche, portano a contenuti ben scritti e a domini di un certo livello. Al contrario, i link di scarsa qualità non sono rilevanti, sono postati casualmente senza un criterio definito e sono pubblicati su domini di dubbia provenienza o irrilevanti. Nel momento in cui si nota una tendenza alla creazione di link di scarsa qualità, occorre pensare ad un investimento serio.
  4. I contenuti non soddisfano. – I contenuti e la SEO sono uniti da un legame inseparabile e vanno di pari passo: è impossibile cercare di creare una campagna SEO sana senza le stesse basi per quanto riguarda il content marketing, ed è impossibile produrre contenuti rilevanti senza aver ottenuto alcuni benefici dalla SEO. Un’agenzia professionale deve aver ben chiaro questo concetto e soprattutto deve aver incentrato gli sforzi sul content marketing, rendendo appunto il contenuto l’obiettivo principale. Negli ultimi tempi la qualità dei contenuti è cresciuta perciò occorre stare di pari passo alle tendenze se si vuole sopravvivere, e cercare di comprendere come emergere nella propria nicchia. Se l’agenzia assunta non si pone il problema, sarà meglio considerare un’altra azienda a cui affidarsi.
  5. Non aver idea di ciò che succede. – Se non avete idea di ciò che sta facendo l’azienda che avete assunto o se non riuscite ad interpretare i risultati, sarà meglio trovare un’altra agenzia. Avere una mancanza di familiarità con la strategia in uso o il non avere esperienza non sono delle buone scuse: un’agenzia professionale informa il cliente di tutto ciò che succede e chiarisce i risultati che si vedono. Se non lo fa, evidentemente si sta affidando a mezzi poco consoni; se non hanno tempo di far capire ciò che sta succedendo evidentemente il risultato per loro non è così importante; se non riescono a comunicare con voi, clienti, il personale non è professionale.

 

Ci sono molte aziende diverse là fuori: piccole, grandi, costose, specializzate, generiche e tutto ciò in mezzo tra queste definizioni. Se l’azienda che avete assunto non vi soddisfa o non vi sentite seguiti nella campagna, se la comunicazione è faticosa e poco chiara, basta cercarne una nuova che sappia capire le vostre esigenze e riesca a farvi capire ciò che avverrà nella campagna che migliorerà il vostro business, proprio come un vero professionista del settore dovrebbe fare.