Strategie dei Social Network: da dove iniziare?

I social network sono sempre più importanti per le aziende, ma è comunque difficile capire da dove iniziare, concretamente. Ci sono molti social media e non tutti potrebbero essere utili per l’azienda in questione. Quindi la domanda che ci si pone è: quale bisogna utilizzare? Prima di tutto bisogna definire i propri obiettivi e cercare il social media più adatto sia all’impresa che al pubblico che si desidera.

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Quali sono gli obiettivi per i social network?

Prima di poter scegliere su quale piattaforma essere attivi, bisogna sapere quali sono gli obiettivi che ci si pone per i social media. Questi obiettivi aiuteranno a definire la strategie dei social network. Alcuni social media offrono più possibilità di crescita di altri, quindi è molto importante sapere cosa si vuole esattamente. Le piattaforme sociali possono avere effetto su molte cose, sia direttamente che indirettamente. Precisamente, possono aiutare a:

  • Incrementare il traffico del sito web
  • Aumentare le vendite
  • Creare o aumentare la consapevolezza di un brand
  • Creare la fedeltà dei clienti
  • Incrementare il tasso di mantenimento

La cosa bizzarra è che avranno un effetto marginale su tutti questi obiettivi, ma non ci si potrà focalizzare su tutti allo stesso tempo. Quindi, la miglior cosa è scegliere due obiettivi principali e focalizzare gli sforzi su quelli. Importante è che gli obiettivi scelti siano il più possibile specifici e misurabili, questo perché se non lo sono, non si saprà effettivamente se gli obiettivi saranno raggiunti oppure no.

Specificando  gli obiettivi ci si aiuta anche a comprendere la frase “aumentare la consapevolezza di un brand”, che può apparire una constatazione vaga. Con la frase: ‘il numero di menzioni su Twitter è cresciuto del 50%’ forse è più comprensibile, e molto più semplice da valutare in termini numerici.

Quale social media è più indicato per il proprio business?

Il primo passo per determinare la strategia del social network  è capire se la piattaforma scelta è uno di quelli su cui si vuol essere trovati. In altre parole: questa piattaforma è ottimale per il messaggio che la compagnia vuole lanciare? Ma soprattutto, ha le opzioni desiderate e consente di raggiungere i propri obiettivi?
La maggior parte delle piattaforme social sono abbastanza innocenti, ma quando si pensa a Snapchat, ad esempio, non sempre si sceglierebbe per un’azienda per varie ragioni: ad esempio, non tutti i clienti potrebbero essere su Snapchat o si potrebbe compromettere la professionalità di un’azienda nell’opinione di alcune persone.

Social media come Facebook o Twitter offrono molti modi di pubblicizzare  e rendere noto il brand di un’azienda, andando oltre il fattore dei follower. Con altre piattaforme, questo obiettivo può essere più difficilmente raggiungibile e potrebbe richiedere molto più lavoro per ottenere gli stessi risultati.
Ci sono social network che non possono essere ignorati, e di questi tempi uno è sicuramente Facebook. Perché? Si stima che, ogni mese, Facebook abbia all’attivo un miliardo e mezzo di utenti, ovvero il 20% della popolazione mondiale.

Quale piattaforma utilizza il pubblico?

L’utilizzo dei social network varia in base alla tipologia di persone e alle  età degli utenti. Proprio per questo, è importante definire a quale pubblico si decide di indirizzarsi.  Per esempio, se l’azienda di cui si sta parlando si occupa di business, è fondamentale che sia attiva anche su LinkedIn.  Se invece si ha un pubblico giovane, sarebbe meglio focalizzarsi su Snapchat, Vine, Tumblr ed Instagram.

Pensare alla strategia del social network

Per concludere, le tre domande da porsi quando si sceglie un social network che sponsorizzi un’azienda, sono:

  • Chi voglio raggiungere con questa piattaforma?
  • Quale social network si adatta di più alle mie esigenze?
  • Su quale social network trovo il mio target?

Prima di investire denaro e tempo, attenzione a compiere la scelta giusta!

Social media, SEO e content marketing: come unire in modo efficace questi tre fattori

Chiunque abbia un ruolo nella ricerca web, nei social media, nel web marketing o nelle public relations sa bene quanto l’importanza del content marketing sia importante.
Sebbene ci sia ancora sinergia crescente tra la ricerca, i social media e il content marketing, non sempre tutte queste funzionano bene insieme. Inoltre, vi sono ancora delle convinzioni errate a proposito di cosa sia davvero il content marketing.

Questo post aiuterà a capire come integrare questi tre fattori (social media, SEO e content marketing) in modo da ottenere i massimi risultati da questo connubio.

social media marketing

Essere i migliori, tra i migliori

Il contenuto ottimizzato, social-friendly, pubblicizzato e  in qualche modo influente è linfa per tutti quelli che hanno fame di informazioni, per il pubblico multitasking che ogni giorno è bombardato da nuovi messaggi.
Per far si che un brand appaia credibile e notevole ai propri consumatori sulla ricerca web, è importante capire come i tre fattori in questione funzionano e come metterli insieme.
La SEO può dare risposte ricche di contenuto nel momento in cui si ha bisogno; i social media, invece, hanno grande importanza per quanto riguarda le relazioni sociali; i contenuti di alto livello, invece, garantiscono il successo.
Mentre molti marketers discutono su cosa viene prima, se il contenuto, i social media o la SEO, l’approccio più pratico sarebbe quello di usare tutte le tecniche in modo da risultare, al proprio target, la risposta migliore a tutto ciò che i consumatori cercano o richiedono.

La SEO non può lavorare da sola

Più che parole chiave e link, la search engine optimization è una parte importante dell’equazione del successo quando si viene a parlare di content marketing. Mentre la SEO è generalmente in grado di condurre il marketing online autonomamente, i motori di ricerca si aggiornano per indirizzare i contenuti al pubblico social. Questo connubio ha cambiato il panorama della SEO per sempre.
La SEO è un ottimo strumento che tocca quasi ogni ambito del content marketing e fa una grande  differenza per quanto riguarda i risultati; ma ovviamente, non può lavorare da sola.

SEO per il contenuto o contenuto per la SEO?

Molti content marketers sono focalizzati sul creare più contenuto o creare contenuto per attrarre link. Quando i social media diventano popolari nel mondo della SEO, questo è l’approccio che si tende ad avere. I social networks e l’utilizzo dei media, in realtà, erano focalizzati ad attrarre l’attenzione più che ad attrarre link, né a creare relazioni o ispirare conversioni e potenziali riferimenti.
Avere 500 post di un blog ottimizzati e avere 50 frasi chiave che nessuno leggerà mai non è più utile di  attrarre 50.000 visitatori capitati per caso su un sito. Avere delle performance superficiali porta ad avere tattiche superficiali. E l’ultima cosa che si vuole, è caratterizzare la propria strategia con la superficialità.

Ottimizzare le opportunità

I search marketers sono opportunisti di natura. Ogni volta che un trend emerge nel marketing online, dai blog ai social media, i professionisti hanno già adattato una tecnica per fare in modo che portino beneficio al proprio business. Questo opportunismo è ovviamente esteso anche al content marketing.
Quando questo opportunismo si trasforma in manipolazione che esce dalle linee guida dei motori di ricerca, il rischio è quello di trasformare tutto in un enorme disastro.
Ma la cosa importante è: Google è un campo di battaglia per gli operatori SEO e per tutti quelli con esperienza sul campo reale.
Essere creativi ed analitici, con una mente ottimizzata può dare i suoi frutti, soprattutto nel trovare soluzioni ai difficili problemi di mercato. Essere specialisti bloccati sul content marketing, troppo focalizzati sulle parole chiave e sul link building sui social media, dovrebbe essere evitato.
Certo è che sarebbe meglio prendere alcune caratteristiche sia dalla SEO focalizzata sui content marketing che su quella incentrata sui social media, ad esempio: più contenuti per aumentare la presenza nelle ricerche tenendo conto di come possa essere propinato sui social (in stati brevi, inserendo foto, o scrivendo post adatti a un blog). Gli argomenti: che siano programmati su un calendario di contenuti ma che derivino da una domanda reale di ricerca; l’ottimizzazione tecnica che vada di pari passo alla promozione mediante i social.
La parte più difficile riguarda le conversioni: per ottenere una conversione è essenziale mettersi nei panni di un potenziale cliente, e ciò che è necessario chiedersi è: “cosa renderebbe spontanea una conversione?”. Immedesimarsi nel panni di chi si vuole adescare è un passo importante, se si vuole far in modo di perfezionarsi sempre di più. A questo punto, provvedere a ciò che si può migliorare è semplice.

Il contenuto è il motivo per cui la ricerca comincia, prima di tutto. Quindi è bene assicurarsi che il proprio contenuto sia creato in modo da attrarre il proprio target, così che le conversioni arrivino naturalmente. Con questo approccio, l’investimento che si farà sul contenuto di alta qualità, ottimizzato e social-friendly pagherà sempre, per molto tempo ancora.

Google sviluppa il suo social network Google+: cosa cambierà?

Sebbene Google sia celebre per essere un’azienda cui le idee sembrano quadrare sempre, il social network Google+ pare aver bisogno di modifiche.
E Google lo sa, sa anche cosa andrà a modificare e perché lo modificherà e lo ha spiegato in un comunicato ufficiale.

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Quali caratteristiche verranno meno?

Innanzitutto, i profili di Google+ non saranno più parte dell’account standard, e verranno rimossi dalla toolbar universale.
In precedenza, questo era utile per avere una stessa identità condivisa a tutti gli aspetti di Google. In realtà, tutto ciò ha causato problemi per gli utenti che non necessariamente desideravano condividerla ovunque. Ma soprattutto, il vero problema si poneva quando gli utenti possedevano più di un solo account Google.
Google Foto già non faceva parte di Google+, ma ci saranno diverse caratteristiche che creeranno un’ulteriore distacco tra Foto e Plus.
Un altro divorzio netto sarà quello di YouTube, che si distaccherà definitivamente da Google+. In questo modo nessun utente di YouTube dovrà essere obbligatoriamente iscritto al social per lasciare un commento o condividere video direttamente dal sito. Gli utenti potranno, inoltre, rimuovere il profilo di Google+ da YouTube, separando così le due piattaforme.

Gli aspetti social

Sebbene molte caratteristiche (soprattutto riguardanti la condivisione) verranno meno con queste nuove modifiche, non significa che G+ sia morto. Per bilanciare questa equazione verranno infatti inseriti più aspetti social e impostazioni di condivisione, semplicemente in maniera diversa.
Le funzionalità che rimarranno e verranno ulteriormente sfruttate saranno Google+ Raccolte e Hangouts, che si focalizzano sugli interessi e il contenuto condivisi tra gli utenti.

Funzionerà?

Se Google+ continuerà a vivere come social network o se richiederà ancora tempo, questo non è ancora prevedibile.
Gli interessi condivisi erano al centro dei social network più celebri, al loro inizio, e la maggior parte si è evoluta fornendo più materiale in termini di contenuti di cui gli utenti possono aver bisogno e che possono apprezzare.

Google ripenserà quindi a come rendere ancora migliore la sua piattaforma social, Google+, cercando di influenzare tutti i dati degli utenti in modo più dinamico.

5 consigli per generare interesse nei potenziali clienti su LinkedIn

Bisogna ammetterlo: non si è mai stati molto sicuri che valesse la pena spendere tempo su LinkedIn. Si tiene aggiornato il profilo perché sono tutti lì, e non si vuole lasciarsi scappare l’opportunità. Ma si può identificare un singolo esempio di un vantaggio tangibile acquisito da tutti questi sforzi? Magari si è ottenuto qualche contatto qua e là, e forse alcuni di loro hanno portato a qualcosa anche indirettamente, ma chi può dirlo per certo?

Ma si può cambiare. È possibile generare veri contatti interessati al proprio business, su LinkedIn. Ed è possibile sviluppare i propri affari sia a breve che a lungo termine, usando degli step che si sono dimostrati efficienti, dopo essere stati testati. Ecco cinque consigli che consentono di  ampliare la propria compagnia usando LinkedIn.

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  1. Controllare chi ci sta visitando

“12 persone hanno visitato il tuo profilo negli ultimi tre giorni”, comunica LinkedIn quando ci si logga. Ogni visita è un potenziale cliente per la propria azienda. Seguire tutti i profili che visitano la pagina dell’impresa può aiutare a stabilire alcuni rapporti importanti, che possono aiutare a lanciare l’azienda o a farle fare passi in avanti.

Per trovare questa informazione bisogna scegliere ‘chi ha visitato il tuo profilo?’ nel menù a tendina sotto la voce ‘Profilo’. È necessario fare l’upgrade ad un profilo premium per poter visualizzare un elenco più completo delle visite, ma se si controlla la pagina regolarmente si può tenere un occhio vigile alle persone che potrebbero rivelarsi utili per l’azienda. L’ideale sarebbe contattarle via mail scrivendo, ad esempio: “Ho notato che hai visitato il mio profilo e vorrei poter aver l’onore di sapere se ed in che modo posso aiutarti”.

  1. Condividere gli aggiornamenti per ulteriore visibilità

LinkedIn consente agli utenti di “condividere un aggiornamento”, che è solitamente un breve commento con un link, che riporta un articolo interessante, ma consente anche agli utenti di scrivere post lunghi per i blog, mediante lo strumento ‘pubblica un post’.

Ogni volta che si condivide un aggiornamento, un link o un post, il messaggio viene mostrato nella dashboard degli utenti, portando più visite al profilo. Ma non ci si deve fermare qui: anche le pagine aziendali sono grandi veicoli per generare business leads. Molte pagine di compagnie vengono abbandonate, una volta aperte. In realtà sono un modo gratuito per rinforzare il brand e un’occasione per condividere gli aggiornamenti con il proprio pubblico.

Una volta creata la pagina aziendale, è consigliabile anche condividerla con la propria mailing list e spiegare perché si è una compagnia che vale la pena di esser seguita.

  1. Provare le inserzioni di LinkedIn

Non si deve sfuggire dalla pubblicità. Può essere utilizzata per più di un solo scopo! Le inserzioni su LinkedIn compaiono nella dashboard sia sul desktop che sui dispositivi mobili. Gli aggiornamenti sponsorizzati sono meglio di un’inserzione tradizionale, perché presentano più opzioni per quanto riguarda il testo e le immagini.

Una delle motivazioni per cui si dovrebbe agire attraverso una campagna sponsorizzata, è quella del vedere su cosa cliccano gli utenti. È un test da effettuare, ed è molto importante per capire su che tipo di inserzioni investire, una volta ottenuti i risultati del sondaggio.

  1. Mandare un messaggio diretto

Mandare messaggi diretti su LinkedIn è uno dei modi più efficaci per condurre gli affari. Utilizzare i dati su LinkedIn significa che è possibile scegliere esattamente chi si vuole contattare; ovviamente, lo spam non è ben accetto, quindi è importante selezionare con cura, in modo di evitare segnalazioni. Prima di inviare messaggi diretti, è essenziale avere un’ottima pagina personale, un eccellente profilo aziendale e un piano di content marketing. I messaggi diretti sono più d’impatto se sono brevi e concisi, per massimizzare l’efficienza e generare interesse nei potenziali clienti.

Il modo migliore di inviare mail dirette è senz’altro l’utilizzo di InMails. Si può provare a mandare messaggi a gruppi, introducendosi alla prima connessione. È consigliabile anche tenere d’occhio le persone a cui si mandano i messaggi diretti, poiché potrebbero essere adatte in futuro ad una posizione ricercata nel caso cambino lavoro.

  1. Non ignorare la ricerca di LinkedIn

Con più di 349 milioni di utenti, di cui il 49% è influente nelle decisioni della propria azienda, LinkedIn fornisce una ricerca estremamente avanzata, ma molte persone fanno l’errore di pensare di dover targettizzare chiunque. Definire un target specifico è un’ottima soluzione, ma è certamente più  redditizio filtrare per tipo d’industria, location, relazione, livello di professionalità, grandezza della compagnia e titolo di studio.

Questo fantomatico social network che è LinkedIn è stato ed è, tuttora, sottovalutato. Con questi cinque consigli si potrà prendere coscienza di quanto importante possa essere questo sito, di quante opportunità possa offrire e a cosa possa condurre. Provare per credere!

7 modi in cui il marketing dei social media aiuta le imprese

Cos’è il social media marketing? Sembra una domanda elementare, ma serve per porre le basi ad alcune discussioni. Ci sono diversi modo per rendere buona una strategia di social media marketing , così come le sue intricate relazioni ad altre strategie di canali come il contenuto, la ricerca, l’e-mail e il mobile.
Ma torniamo alla definizione di marketing. Il marketing è l’azione o l’economia della ricerca, della pianificazione, esecuzione, promozione e vendita di prodotti o servizi. I social media sono dei mezzi di comunicazione che consentono agli utenti di creare contenuto, condividerlo o partecipare semplicemente al social-networking. I social media, come mezzo di comunicazione, è molto diverso dagli altri per alcune ragioni. Innanzitutto, l’attività è largamente pubblica e accessibile ai marketers per la ricerca. In secondo luogo, il media permette una comunicazione bidirezionale, sia diretta che indiretta

Cos’è il marketing dei social media

Una forte strategia di media marketing dovrebbe incorporare entrambe le caratteristiche dei social media così come utilizzare i metodi secondo cui i brand possono essere monitorati e promossi. Ciò significa che avere una strategia che coinvolge la pubblicazione di due tweet al giorno, non è una strategia pienamente comprensiva. Una strategia completa incorpora strumenti e metodologie per ricercare il proprio pubblico, per monitorare e reagire agli utenti, per preservare e accrescere la reputazione personale o del brand, per pubblicare contenuto che fornisca valore al social network, ma soprattutto incorpora una strategia di promozione che guidi i risultati della compagnia. Questa strategia può inoltre comprendere le inserzioni dei social media.

I risultati dell’impresa non devono essere per forza l’acquisto reale, ma possono costruire la fiducia, la conoscenza e l’autorità del brand. Infatti, i social media non sono spesso pensati per portare acquisti diretti, a meno che sia per mezzo di uno sconto o di una promozione. I social sono più utilizzati per avviare il passaparola, una fonte di discussione per le ricerche, e una fonte per connettere una compagnia a un pubblico, mediante proprio quest’ultimo.  Perché è bidirezionale, ed è una caratteristica unica rispetto ad altri canali di marketing

social media marketing

7 modi in cui il marketing dei social media aiuta le imprese

  1. Esibire il brand– Il passaparola è un mezzo estremamente efficace perché è davvero importante. Le persone in un’industria specifica, per esempio, spesso si ritrovano sui canali dei social media e nei gruppi. Se una persona condivide il  brand, un prodotto o un servizio, può essere visto e condiviso da un pubblico altamente relazionato.
  2. Sviluppare una community fedele–  Se si ha un una strategia efficace per quanto riguarda il dar valore al proprio pubblico, anche mediante assistenza diretta, contenuto accurate, news, consigli e trucchetti, la community apprezzerà man mano tutto ciò e riverserà fiducia nel brand. La fiducia e l’autorità sono elementi importanti alla base di ogni acquisto .
  3. Migliorare il servizio clienti– Quando il cliente chiama per assistenza, è una conversazione 1:1. Ma quando un cliente raggiunge l’azienda su un social, il pubblico ha la possibilità di vedere qual è la reazione che si ha e come viene risposto ad una richiesta. Un buon servizio clienti può essere comunicato a chiunque, in qualunque parte del globo.. proprio come un pessimo servizio clienti.
  4. Incrementare l’esposizione digitale– Perché produrre contenuto senza una strategia di condivisione e di promozione? Sviluppare contenuto non significa che se si crea, le persone arriveranno. Non lo faranno. Quindi costruire un social network in cui la community diventa l’avvocato del brand, è incredibilmente potente.
  5. Avviare il traffico e la SEO– Sebbene i motori di ricerca continuino a escludere i link, i fan e i follower  come un fattore diretto nelle classifiche dei motori di ricerca, non c’è dubbio che da una forte strategia di social media marketing derivino i risultati dai motori di ricerca.
  6. Espandere le vendite e cercare nuovi target– È provato che il team di vendita che incorpora una strategia di social media vende di più rispetto a chi non l’ha. Il team di vendita ha a che fare sempre con i feedback negativi nel processo di vendita, poiché parlano ogni giorno con i clienti. Il dipartimento di marketing, invece, spesso non lo sa. Inserire i rappresentanti delle vendite nei social per costruire la presenza del brand ha un grande significato  in termini di espansione di target.
  7. Ridurre i costi del marketing– Sono tante le storie di compagnie che falliscono a causa di spese esorbitanti mirate a costruire una reputazione e una presenza online solida, è quindi importante considerare una strategia che richieda costi accessibili, mentre accresca la presenza online rendendola solida e credibile.

Fare tesoro di questi consigli potrebbe aiutare la propria imprese a volare alto, nel settore del marketing online!

12 consigli per creare una perfetta pagina Facebook aziendale

Decidere di aprire una pagina Facebook della propria impresa è una mossa intelligente, contando che il social network conta, mensilmente, 1,4 miliardi di utenti attivi.

Ma aspettarsi che aprendo la pagina, i clienti capitino miracolosamente su di essa, è un’aspettativa troppo ambiziosa e irreale. Le chances reali di questa attrazione sono poche, se non si crea una pagina Facebook con il giusto potenziale. Ecco alcuni consigli utili per la rendita ottimale di questo mezzo di comunicazione.

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1) Non creare account privati che riprendano il nome dell’azienda

Molte persone creano degli account privati che riprendono il nome dell’azienda, magari citato al posto del cognome, e di solito lo si fa per non collegare il proprio account personale alla pagina aziendale. La questione è che creare più di un account personale va contro i termini di servizi di Facebook, che può chiudere la pagina aziendale in tempo zero. Che non è la cosa migliore.
Per evitare tutto ciò, è consigliabile dare i diritti amministrativi e di pubblicazione soltanto agli impiegati che hanno davvero bisogno di intervenire (lo si può fare accedendo alla sezione ‘Impostazioni’ e poi ‘Ruoli della pagina’), assicurandosi di fornire un training adeguato agli editor in modo che sappiano perfettamente cosa pubblicare e cosa non è possibile postare.

In veste di amministratore, si può inoltre scegliere di pubblicare, commentare o mettere mi piace sui post della pagina con l’account personale o con l’account della pagina.

2) Impostare un’immagine del profilo riconoscibile

L’immagine del profilo da impostare deve essere facile da riconoscere, per i potenziali fan della pagina. Può essere qualsiasi cosa inerente all’azienda: dal logo della compagnia (ideali per i grandi brand o per le piccole imprese), fino ad una foto personale (sembra inutile dirlo, ma forse non è così scontato: non un autoscatto!), se si è indipendenti o consulenti. L’immagine del profilo comparirà in alto a sinistra della pagina di Facebook e sarà un’anteprima dell’immagine che comparirà aggiornando man mano la pagina, quindi è importante assicurarsi di scegliere saggiamente.

Scegliendo la foto, è importante tenere a mente che Facebook richiede  un’immagine che abbia le dimensioni di 180 pixel per 180.

3) Scegliere una foto di copertina accattivante

Il prossimo passo è quello di scegliere una foto di copertina che sia accattivante per i potenziali fan della pagina. Dal momento che l’immagine di copertina è d’impatto (essendo proprio in alto alla pagina ed essendo ampia), è importante che essa sia anche ad alta definizione. Un’immagine sgranata farà pensare alla reputazione dell’azienda, inevitabilmente. Le dimensioni esatte dell’immagine di copertina sono di 851×315 pixel.
Attenzione a scegliere, dunque.

4) Ottimizzare le descrizioni

Sebbene dipenda dagli obiettivi che ci si prefigge per l’utilizzo della pagina, è opportune considerare l’inclusione del link diretto al sito web nella descrizione della pagina e anche in quella dell’immagine di copertina. È essenziale anche scrivere una breve descrizione della compagnia, facendo in modo di essere chiari circa la propria identità. Una descrizione dettagliata può dar fiducia ai potenziali clienti!

5) Personalizzare la pagina con le app

Facebook consente di personalizzare la propria pagina aggiungendo delle applicazioni. Andando su ‘Impostazioni’ e ‘Applicazioni’, si può scegliere quale app applicare alla propria pagina. Inoltre è possibile aggiungere ulteriori applicazioni andando sulla pagina dell’App Center di Facebook, digitando il nome dell’app desiderata e cliccando sulla bandierina che condurrà alla pagina ufficiale dell’applicazione. Cliccando sull’icona , selezionare ‘aggiungere app alla pagina’.
In pochi step, è possibile personalizzare al massimo la propria pagina aziendale.

Oltre ad aggiungere le app, è possibile riarrangiare l’ordine dei moduli in cima alla pagina. Generalmente Facebook evidenzia la timeline e la pagina ‘about’, e tutto il resto finisce nel menù a tendina. Si possono scegliere i moduli da evidenziare, decidendo l’ordine di comparsa. È tutto personalizzabile!

6) Postare foto and video sulla timeline

Perché proprio foto e video? Perché sono dimostrati essere il tipo di contenuto più accattivante per i followers.
Un altro motivo è per la credibilità. Pubblicando foto e video riguardanti la propria azienda, la credibilità della stessa tenderà a crescere, in quanto il materiale postato tende ad informare sempre di più il potenziale cliente, dando così un’immagine di assoluta fiducia e trasparenza.

7) Postare anche altri tipi di contenuto

Se si pubblicano solamente foto e video, si può notare un declino nelle relazioni di Facebook. Sebbene questi media siano provatamente il contenuto preferito dagli utenti, possono anche non fare bene alla propria pagina Facebook. L’ideale sarebbe condividere anche contenuti testuali e link, ad esempio articoli, offerte, eccetera, in modo da spezzare la monotonia e rendere più evidenti i media preferiti dagli utenti nel momento in cui vengono pubblicati.

8) Determinare le tempistiche tra un post e un altro

Un’importante considerazione della strategia di contenuti su Facebook, dovrebbe essere focalizzata sulla periodicità dei post. Ogni quanto è opportuno pubblicare qualcosa?
Tutto ciò è molto importante in quanto determina il successo della pagina: se postare contenuto più volte al giorno può essere strategico in termini di posizione sulle bacheche, si finirà per diventare quasi fastidiosi e distratti riguardo le news più importanti che meritano di essere considerate più di un semplice altro post.

Inoltre, pubblicando molti post ogni giorno, si rischia di far intervenire Facebook nel meccanismo. E il rischio è quello di trovarsi diverse news raggruppate e nascoste dalla timeline, in specifici periodi di tempo.
Perciò, è bene valutare ogni quanto pubblicare contenuti!

9) Segnalare come importanti i post più significativi in cima alla pagina

Quando si posta qualcosa sulla bacheca, inevitabilmente il contenuto più vecchio va a posizionarsi al di sotto di quello nuovo. Ma a volte, il post più datato è anche più importante rispetto a quello appena pubblicato. E allora?
Allora si segnala il contenuto come più importante et voilà, il post desiderato torna in cima alla pagina, di nuovo.
Si possono utilizzare i post segnalati come un modo per segnalare offerte, eventi in programma, o annunci di nuovi importanti prodotti.

10) Abilitare o meno i messaggi privati sulla pagina

Decidere di abilitare o meno la messaggistica private sulla pagina è essenziale. Ovviamente, la possibilità di inviare un messaggio privato all’azienda di cui si ha bisogno, sarà un motivo in più per apprezzare le funzionalità della pagina e, in generale, la disponibilità dell’azienda. Nel caso contrario, è opportuno assicurarsi che  si segnalino i recapiti ed eventuali contatti della compagnia: i clienti devono avere la possibilità di raggiungere l’azienda!

Per scegliere queste opzioni, bisogna cliccare sulla scheda ‘Messaggi’ nella parte superiore della pagina, ma solo l’amministratore della pagina può accedervi.

11) Monitorare e rispondere ai commenti sulla propria pagina

A proposito di monitorare le interazioni dei fans sulla pagina, è importante non dimenticarsi dei commenti. Si possono controllare le notifiche mediante l’omonima sezione, nella parte superiore della pagina Facebook. Sebbene non sia necessario rispondere ad ogni singolo commento che si riceve, è essenziale monitorare le conversazioni al di sotto di un contenuto e interagire con i propri fan regolarmente.

12) Pubblicizzare la propria pagina

Infine, una volta creata la pagina e dopo averla riempita di contenuti, è opportuno pubblicizzarla adeguatamente.
Spendere del denaro per essere pubblicizzati tra le inserzioni di Facebook può essere una buona idea per adescare nuovi  potenziali clienti. Vi sono infiniti modi di pubblicizzare una pagina, e ognuno è libero di scegliere il metodo che preferisce, ma sia chiaro: il denaro speso in pubblicità non è mai denaro perso.

Perché in fondo, il vero obiettivo è quello di essere conosciuti.

 

Per concludere: seguendo questi piccoli accorgimenti è possibile creare una pagina di grande impatto, che dia fiducia ai potenziali clienti e che sia il più professionale possibile. L’obiettivo è raggiunto!